HI TECH

La domotica contro il virus. E l’hotel diventa ipertecnologico

La Fase 2 è appena iniziata e gli operatori del settore del turismo si stanno preparando ad affrontare la stagione estiva e, al contempo, a convivere con l’emergenza sanitaria ancora in corso.

In un momento storico in cui l’uomo è costretto al distanziamento sociale, l’automazione e l’Iot si rivelano importanti alleati perché consentono agli albergatori di accogliere gli ospiti in sicurezza. In questo contesto, Vda Group, società italiana specializzata nella domotica per hotel, ha raccolto le molteplici richieste arrivate dagli albergatori e ha così raggruppato le principali aree di intervento: ridurre le superfici ad alto contatto (telecomando, telefono, termostato, interruttori, chiavi), evitare assembramenti in reception durante le fasi di check in e di check out, incentivare il servizio in camera e gestire il controllo accessi.

Mai come in questo momento, la tecnologia e l’automazione sono al servizio delle persone

Piercarlo Gramaglia, ceo Vda Group

Una delle prime aree di intervento per evitare l’assembramento è gestire al meglio il momento del check in e del check out. L’arrivo degli ospiti è una delle fasi più delicate perché quel luogo deve essere percepito come posto sicuro e accogliente ed è importante adottare tutte le misure necessarie per mappare lo stato di salute degli ospiti.

All’esterno sarà possibile l’utilizzo di termo-telecamere per rilevare la temperatura corporea che non dovrà superare i parametri di sicurezza e all’ingresso si dovrà evitare il classico assembramento alla reception. La soluzione migliore viene dalle App che, previa registrazione, consentono l’accesso in camera tramite il proprio dispositivo mobile.

In alternativa c’è il self check in (totem), dove l’ospite può registrarsi e ritirare la chiave Rfid per accedere alla camera, evitando code alla reception.

Una volta entrati in camera, la domotica può essere di supporto per limitare il contatto con quei dispositivi e interruttori considerati “a rischio” ma necessari per la gestione della camera. Un sensore di movimento infatti, può rilevare la presenza/assenza dell’ospite all’interno della stanza e abilitare/disabilitare i servizi in camera. In alternativa al sensore volumetrico è possibile simulare la presenza dell’ospite in maniera definitiva così da abilitare tutti i servizi in camera fino al check out.

Anche il sistema di interazione tra albergatore e ospite dovrà cambiare, trovando delle alternative innovative a quelle tradizionali. Adottare un sistema di Interactive Tv, touch point tra hotel e guest, consente all’albergatore di comunicare con l’ospite in maniera diretta e di condividere informazioni riguardo ciò che viene fatto in termini di sanificazione e, a sua volta, consente all’ospite di prenotare i servizi offerti dalla struttura, ordinare colazioni in camera e di fare il check out direttamente dalla propria stanza.

Altrettanto importante è individuare tutti quei punti definiti “superfici ad alto contatto” che devono essere messi in sicurezza ogni volta che arriva un ospite nuovo. Le soluzioni proposte per minimizzare i rischi e trasmettere un maggiore senso di sicurezza e igiene sono basate su pellicole monouso per telecomandi, interruttori e per dispositivi di controllo in generale.

Anche l’interazione con l’assistente vocale può essere una soluzione per evitare il contatto con dispositivi ad alto rischio. Tale integrazione infatti permette di attivare le funzioni di camera tramite integrazione vocale e di far interagire tra loro tutti i dispositivi presenti nella stanza.

Redazione

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