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In Svezia c’è Pater Noster, l’hotel in mezzo al nulla

Un nuovo hotel è spuntato sulla remota isola svedese di Hamneskar, che ospita il famoso faro di Pater Noster e offre viste sul mare aperto.

L’agenzia di design svedese Stylt ha trasformato la casa del maestro del faro del XIX secolo sull’isola rocciosa in un hotel, che unisce il fascino nautico svedese e i dintorni selvaggi. L’isola battuta dal vento di Hamneskar, sulla costa occidentale della Svezia, era una volta una piccola comunità costruita intorno al faro di Pater Noster (che significa “preghiera del Signore”). Il faro in ferro rosso fu costruito nel 1868 e illuminava l’orizzonte al largo di Marstrand per guidare i marinai attraverso le sue acque pericolose.

All’interno dell’hotel svedese, Stylt ha incorporato dettagli rustici originali con dettagli marittimi vintage e ha introdotto una ricchezza attraverso metalli caldi, mobili tradizionali e tonalità scure ispirate alle acque circostanti.

Pater Noster Hotel

Tavole di legno sono state usate per il pavimento, mentre i soffitti sono stati dipinti di bianco e illuminati da lampadari circolari in acciaio a forma di gabbia. Inoltre, stampe artistiche incorniciate su misura sono state appese su pareti tappezzate e dipinte e le finestre con cornice in legno si affacciano sul mare e sui tramonti vividi.

Gli ospiti arrivano in gommone da Marstrand o Göteborg e vengono offerte attività immersi nella natura come la pesca d’altura (e cucinare il pescato), la vela, il kayak, le immersioni subacquee, le lezioni di cucina e la meditazione nel faro stesso. La scrittura di racconti è incoraggiata anche grazie alla presenza della tranquilla “cabina della polvere da sparo”, ideale per concentrarsi e scrivere.

Pater Noster dispone di nove camere doppie e una zona notte esterna sul lato della scogliera, che parte da circa 435 dollari a notte, inclusa la cena e la colazione. La caffetteria propone prodotti da forno fatti in casa, mentre il ristorante offre frutti di mare e piatti di pesce che prevedono anche alghe di provenienza locale.

Antonella Caporaso

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