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Il Quattrocento rivive sul Lago Maggiore: i Borromeo aprono i Castelli di Cannero

Nasce un nuovo museo sul Lago Maggiore: per la prima volta nella storia, i Castelli di Cannero, sulla sponda piemontese al confine con la Svizzera, aprono al pubblico dopo un imponente restauro durato alcuni anni.

L’intervento voluto dalla famiglia Borromeo ha trasformato la fortezza lacustre del Quattrocento in un “museo di sé stessa”, in cui rivive anche uno spaccato della storia del territorio e di importanti vicende nazionali. Il nuovo museo multimediale arricchisce l’offerta culturale del circuito Terre Borromeo e del Lago Maggiore con un unicum di storia, architettura e paesaggio.

I Castelli di Cannero sono iconici bastioni della famiglia Borromeo sul Lago Maggiore, e hanno aperto per la prima volta al pubblico da fine giugno in seguito ad un monumentale intervento di restauro conservativo e valorizzazione.

Situati su due suggestivi isolotti rocciosi al largo della costa piemontese nord, gli antichi complessi fortificati, che includono la rocca principale e l’edificio delle prigioni, rinascono come un “museo di sé stessi”. L’approccio al restauro, curato dallo Studio Simonetti Architettura (Torino), è stato guidato dal rispetto profondo della rovina e dell’identità storica del sito, evitando ogni forma di ricostruzione che avrebbe alterato l’autenticità delle strutture. L’obiettivo è stato preservare l’immagine materiale e immateriale della fortezza, rendendola parte del presente senza sacrificarne i significati e i valori storici.

Il lungo percorso di recupero, che la proprietà Borromeo ha iniziato a progettare nel 2011, ha richiesto ingenti risorse economiche e un’approfondita campagna di indagini. L’opera è stata realizzata attraverso un investimento di circa 15 milioni di euro, con il contributo del ministero per i Beni e le Attività Culturali per il Turismo (soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli) e di Intesa Sanpaolo.

Dopo decenni di abbandono, l’edificio rinasce proponendo ai visitatori l’esperienza dell’approdo. Per 500 anni quello che fu un luogo inavvicinabile diventa un museo in cui ripercorrere, attraverso la tecnologia, le vicende storiche di una rocca che fu teatro di intricate vicende belliche e di importanti trasformazioni attraverso i secoli fino ad oggi. Studi documentari e archivistici, ricerche tematiche sulle strutture e una campagna archeologica durata quasi quattro anni hanno permesso di ricostruire la genesi del monumento e le sue trasformazioni storiche fino al completo restauro della rovina. La fragilità delle strutture ha richiesto lunghi lavori di consolidamento e messa in sicurezza per renderla fruibile al pubblico.

Il percorso di visita

Il percorso di visita, essenziale e sviluppato quasi totalmente all’esterno, permette di accedere agli spazi della fortezza recuperando gran parte dei percorsi di ronda. Alcuni ambienti interni ospitano approfondimenti museologici sulla storia della fortezza, del territorio e dei suoi protagonisti. Le nuove strutture, che includono bookshop e servizi, evocano le strutture lignee temporanee degli assedi, pensate come elementi smontabili e appoggiati alle strutture esistenti, con finiture in legno di larice che si armonizzano con il materiale lapideo della fortezza. L’esperienza del visitatore inizia raggiungendo in barca dalla terraferma i Castelli. All’interno, l’architettura stessa si trasforma in narrazione, rendendo il sito un vero e proprio museo a cielo aperto. A rendere l’esperienza più coinvolgente è il progetto espositivo e narrativo firmato da Dotdotdot (Milano), che trasforma la visita in un racconto immersivo grazie a un’audioguida location-based, installazioni multimediali, realtà aumentata e giochi interattivi.

I Castelli di Cannero si aggiungono così all’offerta culturale del circuito Terre Borromeo che comprende già l’Isola Bella, l’Isola Madre, la Rocca di Angera, il Parco Pallavicino e il Parco del Mottarone. Per visitare i Castelli di Cannero, i titoli d’ingresso sono disponibili sul sito https://terreborromeo.it/ticket oppure nelle biglietterie dei siti museali di Terre Borromeo e presso l’infopoint situato a Stresa. Il costo dell’ingresso adulti è di 25 euro, incluso il tour in barca da Cannero e l’audioguida del percorso museale.

Francesco Poletti

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