In questo contesto postindustriale, ricostruito e progettato dal prestigioso studio Nizio Design International per gli interni e dal gruppo Liebrecht & wooD in collaborazione con BBI Development per gli esterni, si percorre, anche attraverso spazi interattivi, la storia della produzione e del consumo di questa bevanda nazionale, iscritta del resto – come il cognac francese e lo scotch whisky – sulla lista dei prodotti di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Il Muzeum Polskiej Wódki, questo il nome per esteso, è stato aperto soltanto due anni fa ma è subito diventato uno dei legittimi orgogli degli abitanti di Varsavia.
Il museo ospita una sala cinematografica, dove con un filmato inizia il percorso espositivo mentre, nelle sale successive, installazioni multimediali ben inserite negli interni postindustriali della struttura, raccontano perché la vodka in Polonia non è solamente un prodotto da esportazione o un semplice distillato, bensì si lega fortemente alla storia, alle tradizioni, agli usi e costumi.
In questo luogo, si svolgono spesso anche dei veri e propri workshop, durante i quali vengono illustrate e testate le differenze di sapore e aroma tra le vodke, prodotte esclusivamente da cereali o patate della tradizione agroalimentare del paese, e conoscere le regole per servirla e abbinarla alle varie pietanze. I workshop si svolgono solitamente nel Bar dell’Accademia della Vodka, luogo di degustazione e di incontri formativi.
Oltre alla formazione, all’interno del Museo non mancano luoghi dove sostare per mangiare e bere, come il bar “3/4”, specializzato cocktail a base di vodka, o come il Bistro WuWu e il ristorante Zoni. E per concludere la giornata di visita un momento di dolcezza regalato dalla cioccolateria E. Wedel.
Ma ovviamente il diario di un viaggio a Varsavia comprende tante tappe d’obbligo, a partire dal piccolo centro storico della Città Vecchia, per passare poi alla Strada Reale che termina con la Residenza di Wilanow, definita la Versailles polacca, per proseguire con le fortificazioni e fortezze militari, il Ghetto Ebraico con la Via della Memoria, fino al quartiere Praga, il più alla moda della capitale.
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