Le vele non sono semplicemente un inno alla bellezza, ma un riconoscimento che arriva dopo aver preso in considerazione una serie di parametri che vanno dalla purezza delle acque alla qualità ambientale e dei servizi. Ai Comuni vengono dunque assegnate da 1 a 5 Vele in base ai dati che Legambiente procede a raccogliere nel corso dell’anno. I parametri sono vari e spaziano dalla pulizia di mare e spiagge alla preservazione del territorio e del paesaggio, dalla qualità dell’accoglienza alla sua sostenibilità, ma si valutano anche la presenza di attrattive e anche di tratti di spiaggia libera.
A svettare al primo posto è Domus De Maria nel Sud Sardegna, seguita da Pollica (Salerno) in Campania e Nardò, provincia di Lecce. La cinquina prosegue poi con Baunei (Nuoro) e San Giovanni a Piro (Salerno).
La classifica va avanti con Castiglione della Pescaia (Grosseto), Cabras (Oristano), San Teodoro (Sassari), Vernazza (La Spezia), Riomaggiore (La Spezia), Monterosso (La Spezia), Otranto (Lecce), S. Teresa di Gallura (Sassari), Capalbio (Grosseto), Maratea (Potenza), Isola del Giglio (Grosseto), Melendugno (Lecce), Vieste (Foggia), Castellabate (Salerno), Posada (Nuoro), Gallipoli (Lecce) e Grosseto (Grosseto). Seguono poi Tra i laghi è Molveno, in Trentino-Alto-Adige, a guadagnarsi la palma d’oro, mentre a secondo e terzo posto si piazzano rispettivamente il lago di Monticolo ad Appiano, Bolzano, e il lago di Avigliana Grande in provincia di Torino, dunque Piemonte.
Se guardiamo alla classifica per regioni, anche quest’anno si consolida il primato delle acque sarde. La Sardegna infatti si aggiudica ben sei località con Cinque Vele. Al secondo posto c’è la Puglia, con cinque, e a chiudere il podio ecco la Toscana con quattro Comuni che hanno ottenuto il massimo riconoscimento. Seguono Campania e Liguria, entrambe a quota tre località con Cinque Vele.
Le località premiate sono protagoniste anche della guida Blu “Il mare più bello”, in cui Legambiente raccoglie oltre 300 comuni costieri italiani insieme a una selezione di quelli lacustri. Inoltre, sono stati segnalati anche 103 comuni “amici delle tartarughe marine”, che hanno firmato il protocollo d’intesa promosso da Legambiente nell’ambito del progetto europeo Life Turtlenest. Queste località si sono impegnate a portare avanti azioni concrete per la loro protezione, come la pulizia manuale delle spiagge, le limitazioni dell’inquinamento luminoso, la formazione dei gestori balneari e la collaborazione con referenti scientifici per il monitoraggio e la protezione dei nidi.
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