ART&CULTURE

Il canto lirico italiano diventa patrimonio dell’Unesco

Il canto lirico italiano è patrimonio Unesco. L’annuncio è arrivato proprio a poche ore dalla Prima della Scala che, come da tradizione, nel giorno di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre, apre la stagione del celebre teatro meneghino, quest’anno con il Don Carlo di Giuseppe Verdi diretto da Riccardo Chailly.

Il Comitato per il patrimonio immateriale dell’Unesco ha infatti inserito la pratica del canto lirico italiano a elemento del patrimonio immateriale dell’umanità, in una proclamazione per acclamazione in occasione della riunione dei Paesi membri del Comitato in Botswana.

Si tratta di «Un riconoscimento molto importante e significativo per il mondo dell’opera, su cui noi come ministero stiamo lavorando molto – ha commentato il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi – è un riconoscimento ai 400 anni di storia del canto lirico italiano».

Con la nuova nomina salgono dunque a 16 i beni immateriali dell’Unesco in Italia, elenco nel quale già figurano il Teatro dei Pupi, i Tenores sardi, l’arte della liuteria a Cremona, e al quale si spera si aggiungerà anche la cucina italiana che è stata ufficialmente candidata e il cui iter di valutazione dovrebbe concludersi entro il 2025.

Intanto il percorso che ha portato al riconoscimento per il canto lirico italiano ha visto coinvolti, guidati dal Ministero dei Beni Culturali, diverse realtà liriche italiane, i teatri, Assolirica, la Fondazione Rossini di Pesaro, l’Istituto di Studi Verdiani, il Centro Studi Pucciniani, la Fondazione Cini, l’Archivio Ricordi, in un grande comitato di addetti ai lavori e professionisti che raggiunge i 30mila rappresentanti di questo settore della cultura italiana così prezioso.

«Una notizia che ci rende fieri e orgogliosi – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè -, e che incrementa le eccellenze patrimonio immateriale Unesco della nostra nazione, che si conferma nell’élite dei Paesi con il maggior numero di patrimoni riconosciuti. Questi riconoscimenti contribuiscono ulteriormente a rendere le eccellenze italiane, come il canto lirico, dei fondamentali vettori di attrattività e potenziamento dei flussi turistici ed economici di qualità. Proprio per questo, il ministero del Turismo è impegnato nella valorizzazione e nella promozione della cultura italiana nel mondo. Grazie a chi ha lavorato, con passione e abnegazione, per ottenere un risultato che rafforza l’identità del marchio ‘Italia’ a livello internazionale».

Redazione

Recent Posts

Sacramento regina californiana del gusto con “Farm to Fork”

California per foodies: Sacramento si trasforma in un palcoscenico gastronomico internazionale: debutta infatti “Farm to…

3 ore ago

Dai Puffi a Tintin:<br> il festival del fumetto<br> torna a Bruxelles

Dai classici, come i Puffi e Tintin, ai Manga, fino alle nuove contaminazioni con l’Ai:…

7 ore ago

Francia, city break d’autunno a Tolosa: cosa fare in 48, 72 o 96 ore

Per chi non vuole arrendersi alla fine dell’estate e vorrebbe concedersi ancora una pausa, in…

1 giorno ago

I re del tennis in Arabia Saudita: <br>il meglio della “Riyadh Season”

Il grande tennis mondiale protagonista a Riyadh: tra ottobre e novembre 2025, la capitale dell’Arabia…

1 giorno ago

Il Molise esiste, eccome. E svela le sue 10 meraviglie con Jazz’Inn

A fine settembre in Molise è tempo di Jazz’Inn, il festival che fa scoprire il…

1 giorno ago

Praga magica di Dan Brown: sfogliando “L’ultimo dei segreti”

L'attesa è finita: è finalmente uscito il 9 settembre, in contemporanea mondiale, tra cui l'Italia…

4 giorni ago