ANOTHER ITALY

In Val Gardena neve e ghiaccio diventano arte

Sculture sì, ma con neve e ghiaccio. L’inverno in Val Gardena non è solo sinonimo di sci ma anche di arte insolita, creata con la materia prima magica che regala la montagna. In inverno gli scultori della Val Gardena, oltre a intagliare il legno come da professione, si cimentano in opere divertenti, create modellando la neve e il ghiaccio e dando così vita a lavori unici che svaniscono con le prime giornate calde.

Durante le vacanze di Natale a Selva Val Gardena si è svolto il consueto “Concorso sculture nella neve”, dove gli artisti hanno trasformato la neve per tre giorni realizzando figure scolpite a mano, senza l’utilizzo di strumenti motorizzati, partendo da un blocco di ghiaccio rettangolare di 3x3x3 metri.

Questo concorso è ormai una tradizione iniziata nei primi anni ’90 e quest’anno il tema della competizione si è concentrato sulla vita dei contadini e sul loro lavoro, con la promessa di scolpire un quadro affascinante di questa importante parte della cultura.

A Ortisei, invece, dal 22 al 28 gennaio 2024 sarà il momento delle Figure di ghiaccio.

A gennaio le fredde temperature invernali permettono ogni anno di decorare la zona pedonale di Ortisei con queste imponenti figure di ghiaccio che ogni anno sorprendono i visitatori. Queste opere sono realizzate in collaborazione con artisti locali e con gli studenti della scuola professionale per l’artigianato artistico della Val Gardena. Insieme danno vita a ben 600 blocchi di ghiaccio rettangolari (16x16x80cm) utilizzando martelli e scalpelli ma anche motoseghe e bruciatori a gas. Il tema di quest’anno per le Figure di ghiaccio è “Giocattoli della Val Gardena”.

Quella di scolpire il ghiaccio è una consuetudine che nasce dalla lunga tradizione dell’intaglio nel legno in Val Gardena, che ha lontane origini e risale al 17o secolo. Le famiglie di contadini superavano i mesi invernali in cui non avevano alcun raccolto realizzando con il legno oggetti di varie utilità, figure religiose e giocattoli per bambini da vendere ai mercati in primavera. Le sculture e i giocattoli fatti a mano divennero presto noti in tutto il mondo e la loro vendita contribuì al boom economico della Val Gardena.

L’artigianato fu tramandato con passione di generazione in generazione e copre ancora ad oggi un ruolo fondamentale in tutta la valle. Gli studenti e futuri artisti vengono formati presso il liceo artistico “Cademia” di Ortisei, dove possono esprimere la loro creatività e la loro arte per poter continuare a dare vita all’artigianato della Val Gardena.

Francesco Poletti

Recent Posts

Dai fiamminghi all’Ai: a Bruges apre l’open house dell’arte “Brusk”

Il 2026 segna l’inizio di una nuova era culturale per Bruges con l’apertura di Brusk:…

18 ore ago

Piccoli rituali di viaggio: quanto sono scaramantici gli italiani

Il viaggio, per molti, non si misura soltanto in chilometri percorsi e piatti tradizionali assaggiati,…

19 ore ago

Grandi eventi & green: quattro motivi (più uno) per scoprire l’Ungheria nel 2026

Destinazione Ungheria: per chi sta già progettando le vacanze del nuovo anno, il Paese svela…

2 giorni ago

La “mejo” Roma si visita con la Mappa delle Connessioni Lente

Esiste un nuovo modo di attraversare Roma e il Lazio: più lento, più attento, più…

2 giorni ago

Cucina italiana patrimonio Unesco: <br>dove gustarla in giro per il mondo

La cucina italiana è ufficialmente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, un traguardo che…

2 giorni ago

Cucina italiana Unesco: la ricetta delle pallotte cacio e ova d’Abruzzo

Non sono la dieta mediterranea che lo era sin dal 2010. Da mercoledì scorso anche…

5 giorni ago