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C’era una volta (e c’è tuttora) la mitica Ferrovia VigezzinaCentovalli

Rotaie a ritmo lento scorrono tra Italia e Svizzera, permettendo agli amanti dei viaggi in treno di viaggiare di qua e di là dal confine (in bilico tra due Paesi proprio come avevamo raccontato sulla Lapponia finlandese-svedese). Sono i binari della Ferrovia VigezzinaCentovalli.

Viaggiano infatti ininterrottamente dal 1923 i caratteristici treni bianchi e blu della linea che collega ogni giorno Locarno, cittadina sulla sponda ticinese del Lago Maggiore, con Domodossola, cuore antico della Val d’Ossola e che si sta dunque preparando per festeggiare i suoi primi 100 anni di vita.

In attesa delle celebrazioni, l’estate può essere la stagione giusta per tuffarsi a ritmo lento nella natura di valli e cime, grazie anche alle offerte in stile ‘hop on hop off’ e combinate, per visitareil territorio tra sentieri di trekking e villaggi alpini.

Con la proposta “Vigezzina no limits” i treni si trasformano in una metropolitana alpina, dando la possibilità di viaggiare liberamente per uno o due giorni lungo la tratta italiana tra Domodossola e Re, salendo e scendendo dai convogli illimitatamente per visitare i borghi della Val Vigezzo o incamminarsi lungo i sentieri della valle dei pittori. L’offerta combinata invece consente di raggiungere da Locarno in treno la stazione di Verdasio e da qui il Monte Comino in funivia oppure, sul versante opposto, il piccolo villaggio alpino di Rasa, scoprendo l’ultimo borgo ticinese che non conosce le auto.

Nel cuore delle Centovalli si dipana l’antica Via del Mercato: un’antica mulattiera, ruscelli, boschi, mulini e panorami lungo lo storico percorso che parte da Camedo e raggiunge Intragna, entrambe stazioni della Ferrovia Vigezzina-Centovalli.

Tra le attrazioni culturali da visitare lungo il tragitto ci sono i Musei Civici di Domodossola, recentemente restaurati, che ospitano collezioni d’arte, la Fondazione Marguerite Arp di Locarno, con le sue esposizioni di arte contemporanea. Oltre ai due capolinea anche le località toccate lungo l’itinerario su rotaia ospitano piccoli
musei anche originali, come il Museo dello Spazzacamino – giusto in tempo per prepararsi al Raduno Internazionale dello Spazzacamino, che tornerà dal 2 al 5 settembre dopo due anni di stop – e la Casa del Profumo FeminisFarina di Santa Maria Maggiore, dedicato alla vera storia dell’Acqua di Colonia, nata tra queste montagne. In territorio svizzero si segnalano il Museo Regionale Centovalli e Pedemonte di Intragna.

Viaggiando su rotaia si possono visitare anche i santuari tra le Alpi e il Lago Maggiore: a Locarno il Santuario della Madonna del Sasso, a picco sulle acque del lago, a Domodossola il Sacro Monte Calvario Patrimonio Unesco, e a Re, lungo il tragitto ferroviario, il Santuario della Madonna del Sangue.

Redazione

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