FOOD

Catalogna per foodies: sarà la Regione Mondiale della Gastronomia 2025

La Catalogna si prepara a stuzzicare i viaggiatori gourmet da tutto il mondo: è stata, infatti, nominata Regione Mondiale della Gastronomia 2025.

Il riconoscimento era stato già preannunciato ma ora è arrivata la nomina ufficiale da parte della presidente dell’Igcat (Istituto Internazionale di Gastronomia, Cultura, Arte e Turismo), Diane Dodd, che ha assegnato alla Catalogna il titolo di Regione Mondiale della Gastronomia 2025 in occasione dell’evento svoltosi nei giardini del Palau Robert di Barcellona, per il suo impegno costante nella costruzione di collaborazioni tra diversi settori, con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere il cibo locale e la diversità culturale.

La Catalogna sarà la prima regione europea a ricevere questo premio particolarmente significativo, successivo a quello del 2016, quando aveva ottenuto il riconoscimento di Regione Europea della Gastronomia, a conferma del consolidamento di un modello turistico innovativo e rigenerativo, dove la rivoluzione gastronomica – oltre ai ristoranti – ha aperto le porte alla scoperta di questo territorio e della produzione alimentare locale.

All’evento hanno partecipato alcuni dei più rinomati chef della cucina catalana, tra cui Joan Roca, Nandu Jubany, Carles Gaig, Fina Puigdevall, Javier e Sergio Torres, Oriol Castro, Joel Castanyé, Arnau Bosch e Jeroni Castell.

«Il titolo Regione Mondiale della Gastronomia 2025 ci aiuterà a mettere in risalto i nostri prodotti alimentari, la nostra cucina e la nostra destinazione», ha affermato Roger Torrent i Ramió, consigliere per le imprese e il lavoro del governo della Catalogna.

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La Regione Mondiale della Gastronomia è un’iniziativa promossa da Igcat – istituto senza scopo di lucro fondato nel 2012, che collabora con consorzi regionali di soggetti interessati nei settori della gastronomia, della cultura, delle arti e del turismo – e questo titolo mira a mettere in evidenza e a promuovere quelle regioni che contribuiscono attivamente a migliorare la qualità della vita dei residenti, attraverso la valorizzazione delle diverse culture alimentari, l’educazione alla salute e alla sostenibilità e l’innovazione gastronomica. È un premio che viene assegnato da una giuria indipendente e internazionale, composta da esperti di diversi settori, come il turismo, la cultura, l’ospitalità e l’agricoltura.

Lo scorso maggio, una giuria internazionale ha visitato e provato diverse esperienze legate al cibo e al turismo per toccare con mano il potenziale della candidatura catalana, andando poi a deliberare a favore. A colpire sono stati dedizione e professionalità del settore, la cucina di alto livello e i paesaggi testimonianza della fusione di qualità, sostenibilità, tradizione e innovazione delle regioni catalane.

Gli eventi

Saranno quindi promosse diverse iniziative per posizionare la Catalogna quale punto di riferimento enogastronomico mondiale, tra cui la Settimana Mondiale della Gastronomia Internazionale, che si svolgerà nelle principali città e paesi (non solo catalani) in cui è presente una delegazione catalana del Governo, con eventi, stand promozionali nei mercati e nei ristoranti, degustazioni di vini, serate culturali, dibattiti, esperienze enogastronomiche, scambi di chef.

Un altro momento clou sarà la celebrazione di Àpat Catalunya, cena popolare che si terrà in alcune strade e luoghi pubblici emblematici di Barcellona, che presenterà i piatti e le ricette più iconiche della gastronomia catalana. Inoltre, si cercherà di celebrare la 9a Conferenza Globale del Turismo del Vino Unwto in Catalogna e si realizzerà il Som Gastronomia Tour 2025, che prevede una serie di presentazioni nei principali mercati di provenienza del turismo enogastronomico della Catalogna, rivolte a operatori, stampa e opinion leader, con una componente tecnologica e innovativa.

Come afferma la direttrice dell’Ente del Turismo della Catalogna in Italia, Marta Teixidor, il riconoscimento «conferma che il Piano del turismo enogastronomico (2022-27) prevede azioni strategiche che possano garantire la creazione di una regione mondiale della gastronomia di successo».

Redazione

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