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Castelli e dimore, in Campania c’è il distretto del Wedding

Con 5mila ricevimenti nuziali organizzati ogni anno e ben 400 dimore d’epoca e storiche che riescono a sostenersi grazie alle attività di organizzazione di cerimonie, eventi e ricevimenti nuziali, quello dei matrimoni è uno dei settori trainanti dell’economia della Campania.

È uno dei simboli della regione, e per questo, è diventata il luogo ideale per la concretizzazione del Distretto del Wedding.

A guidare questa iniziativa è Stefano Sgueglia, imprenditore e proprietario di due castelli. Quello di Limatola e quello di Rocca Cilento (attualmente oggetto di un importante intervento di recupero architettonico) nonché console di Assocastelli in Campania, associazione italiana di gestori e proprietari di immobili d’epoca e storici.

Grazie all’industria del wedding i proprietari riescono a conservare e restaurare il loro patrimonio e renderlo fruibile

Stefano Sgueglia

Insieme al Castello di Limatola si sono già schierati la Tenuta Borbonica di Paratella di Caserta, il Castello Ducale di Campagnano, Palazzo Capece di Caivano, la Masseria Roseto di Benevento, Palazzo Massone di San Lorenzello, il cinque stelle lusso Le Agavi di Positano, il Grand Hotel Parker di Napoli (il più antico hotel della città), il Castello Lancellotti di Lauro, il Castello di Caiazzo, Castello dell’Ettore a Apice, il Grand Hotel di Telese ma anche Franco Pepe che nel settecentesco Palazzo Novelli di Caiazzo ha realizzato un locale considerato uno dei templi della pizza (che spesso, per tradizione, viene inserita nei menù nuziali) e una trentina di wedding planners.

L’indotto del settore wedding ha dimensioni enormi in Campania. Basti pensare a tutte le attività dirette dell’ospitalità e della ristorazione e quelle connesse che coinvolgono i settori estetico, fotografico e video, floreale, dell’intrattenimento, sartoriale, vinicolo, ecc.

«Il nostro settore genera migliaia di posti di lavoro, diretti e indiretti, con un livello di professionalità elevato. Un patrimonio imprenditoriale e professionale che va salvaguardato. Un modello organizzativo, quello campano, che spesso viene preso come riferimento», afferma Squeglia.

Il console è intenzionato a guadagnare il tavolo di confronto con i rappresentanti istituzionali, il governatore Vincenzo De Luca e l’assessore regionale al turismo Corrado Matera in primis, al quale i rappresentanti del Distretto del Wedding della Campania intendono rappresentare le problematiche ma nel contempo formulare alcune strategie di rilancio del settore.

Redazione

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