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Canyon siciliani: alla scoperta di Cava d’Ispica, la città nella roccia

Canyon d’Italia: oggi  con la rubrica #InCammino, dedicata a percorsi a piedi e slow, grazie al contributo esperto dell’Aigae – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, con cui ViaggiOff ha avviato la sua collaborazione mirata a raccontare l’altro volto dell’Italia, vi portiamo in Sicilia.

Siamo sui Monti Iblei, l’estremo sud est dell’isola, la Sicilia a sud di Tunisi. Qui la parola “monti” sta per altopiano roccioso carbonatico profondamente inciso da verdi valli fluviali o canyon, dette localmente “Cave”. La Cava d’Ispica è la regina di questi canyon rocciosi: conosciuta e abitata fin dall’antichità, era la principale via d’accesso dalla greca Siracusa verso l’interno, da qui sono passati eserciti, mercanti, pellegrini  e i viaggiatori del Gran Tour alla ricerca dell’Arcadia dalla fine del Settecento. Adesso è la più grande testimonianza che la storia antica e meno conosciuta della Sicilia ha lasciato sulla gente e sulla cultura di questi luoghi, una cultura antica e ricca di una forte identità, decisamente forgiata nella roccia.

Per scoprirla al meglio ci si può affidare alle escursioni delle guide Aigae, contattando direttamente Nanni Di Falco, guida Aigae, inviando un’email a info@siciliaincammino.it.

La natura inaccessibile dei luoghi ne hanno fatto, oggi, un paradiso di natura incontaminata di roccia, di sole e di macchia mediterranea. La “cava” è lunga quasi 15 km, si estende in direzione sud-est e nord-ovest e collega la città di Ispica con la campagna di Modica (siamo in provincia di Ragusa). Percorrere a piedi il fondo valle è un esperienza fuori dal tempo. Si cammina lungo un’incredibile lingua verde tra giardini di alberi da frutto irrigati dalle antiche Saje arabe. E ci può poi soffermare, per godere della vista delle alte falesie tarlate da inaccessibili villaggi rupestri, per poi proseguire all’ombra di lecci, carrubi, grandi oleandri e profumate piante aromatiche.

 

 

Andrea Lovelock

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