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Bordeaux, nel bunker sottomarino il più grande polo d’arte digitale al mondo

Quattro vasche da 110 metri di lunghezza, una superficie di 13mila mq, 90 videoproiettori e 80 altoparlanti. Sono i numeri di un ambizioso progetto che trasformerà uno dei più grandi bunker sottomarini della Francia durante la seconda guerra mondiale nel più grande centro d’arte digitale del mondo.

Les Bassins de Lumières aprirà i battenti nell’aprile 2020 a Bordeaux, per volontà del collettivo di artisti Culturespaces. Uno spazio ampio composto di cemento grezzo, acciaio e acqua con quattro bacini idrografici trasformati in set per mostre permanenti.

Con un investimento da 10 milioni di euro, Les Bassins de Lumières è ciò che Culturespaces definisce la più grande installazione multimediale del mondo, cinque volte quella dell’Atelier des Lumières che ha aperto a Parigi nel 2018 e due volte quella dei Carrières de Lumières a Les Baux de Provence nel 2012.

«Les Bassins de Lumières offrirà esperienze visive e suoni indimenticabili in uno spazio fuori dal comune, una condivisione di cultura aperta a tutto il pubblico», afferma il presidente di Culturespaces Bruno Monnier.

Il museo è composto da sei parti: Le Cube presenterà artisti specializzati in arte immersiva in un’area insonorizzata; Le Citerne ospiterà versioni originali delle opere esposte su proiezioni digitali; Les Grands Nénuphars è dove i visitatori troveranno opere d’arte digitali esposte sull’acqua; uno spazio museale racconterà la storia del bunker; un’area educativa fornirà dettagli sul lato scientifico e tecnologico del museo e, infine, un piano mezzanino, un palcoscenico e un’area salotto forniranno ai visitatori diversi punti di vista della mostra.

Le mostre digitali sposeranno l‘architettura monumentale della base subacquea e si rifletteranno nell’acqua delle quattro enormi piscine aggiungendo una nuova dimensione all’esperienza immersiva. La visita si svolgerà su passerelle sull’acqua e lungo le banchine dei giganteschi bacini.

Durante tutto l’anno, Les Bassins de Lumières daranno appuntamento agli amanti dell’arte classica e contemporanea e verranno presentate contemporaneamente diverse mostre. Si parte con Gustav Klimt, oro e colore, un viaggio attraverso un secolo di pittura viennese con uno sguardo originale all’artista e ai suoi successori attraverso ritratti, paesaggi, nudi, colori e dorature.

Klimt è a capo della Secessione viennese, una corrente che aspira a rigenerare l’arte in profondità: apre la strada alla pittura moderna. I motivi dorati e decorativi rimarranno un simbolo di questa rivoluzione artistica. I visitatori scopriranno capolavori come il famoso bacio e saranno immersi nella Vienna imperiale dalla fine del XIX secolo.

Inoltre, all’interno del sito, i visitatori scopriranno una nuova creazione dello studio digitale Ouchhh, specializzato in graphic design, motion design e proiezioni digitali. Per le sue creazioni, Ouchhh usa l’intelligenza artificiale e mette in discussione l’atto della creazione artistica. Ocean Data è un cubo costituito da milioni di dati acquisiti nel mare per formare un’opera digitale unica in cui forme, luce e movimenti sono generati attraverso un algoritmo.

Il visitatore avrà modo di arrivare al cuore dell’oceano e viaggerà attraverso diversi materiali, colori e rilievi. Un’opera che unisce arte, scienza e tecnologia per un’esperienza contemplativa.
Il cubo ospiterà anche creazioni di studi contemporanei di Bordeaux specializzati in digitale.

Antonella Caporaso

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