Si tratta di creazioni sorprendenti, frutto dell’immaginazione e della maestria di dodici artisti e architetti di fama internazionale, desiderosi di svelare il potenziale latente di una città in costante trasformazione nonostante il suo patrimonio passato. Spaces of possibility è il tema della manifestazione di quest’anno. Il nucleo della Triennale di Bruges è una sfida: invitare il pubblico a immaginare collettivamente il futuro di Bruges e, in un contesto più ampio, delle città in generale affinché gli edifici storici non rimangano solo fantasmi del passato, ma continuino ad avere un significato e una rilevanza anche oggi.
Il percorso si snoda in maniera diffusa e tocca angoli della città fiamminga patrimonio Unesco spesso sottovalutati. Le aree in cui si focalizzano gli interventi degli artisti sono il centro, West Bruges e Zeebrugge.
Sarà un’occasione in più per passeggiare tra le vie acciottolate del centro storico medievale scoprendo i simboli di Bruges come la torre civica o Belfort, con il suo carillon con 47 campane, fino ad arrivare al Rozenhoedkaai, uno degli scorci più romantici della città. Per una tappa artistica in più si può visitare il Groeninge Museum, che custodisce sei secoli di arte belga, dai Primitivi fiamminghi come Jan van Eyck ai grandi del Ventesimo secolo come Magritte.
L’evento è inoltre arricchito dalla collaborazione di quattro istituzioni culturali locali: Cultuurcentrum Brugge, De Republiek, Het Entrepot e Musea Brugge, che realizzeranno anche un programma ricco di iniziative per residenti e visitatori. Sarà possibile partecipare anche a tour guidati e visite.
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