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Arabia Saudita, dormire in un’oasi ad AlUla tra yoga e musica

Dormire tra i palmeti di un’oasi, circondati da pareti di arenaria e canyon desertici: debutta in Arabia Saudita Habitas Alula, un’esperienza di ospitalità immersiva nella Ashar Valley.

Appena inaugurata l’1 novembre, si tratta della prima struttura del brand Habitas in Medioriente, dopo le aperture in Namibia e a Bacalar (Messico), e per farlo ha scelto l’antica regione di AlUla, nel nordovest dell’Arabia Saudita.

I sentieri che percorrono il resort conducono gli ospiti in ciascuna delle 96 camere che si suddividono in 3 tipologie, premium Celestial Room, Alcove Room e Canyon Room, ma conducono anche verso lo spazio dedicato alla pratica dello yoga, i centri benessere e fitness, il ristorante e la piscina. Ognuno di questi spazi è costruito con materiali sostenibili che si integrano con la natura circostante, seguendo la filosofia di Habitas, che sceglie un modo di costruire non invasivo e tecniche sostenibili per costruzioni modulari e design a basso impatto ambientale.

Tama, il ristorante della struttura, prende il nome dalla parola aramaica che significa “qui”, utilizza metodi agricoli sostenibili e accompagna gli ospiti attraverso un viaggio culinario, tra cucina saudita e mediorientale e utilizzando ingredienti freschi locali. Il menu di Tama include anche il Muhammara mediorientale, ma anche Kabsa, Singari Fish Sayadiyah, Mandinah Hashee e altro.

E gli ospiti si possono immergere nella cultura autentica e nella natura della regione non solo tra le vetrate e gli spazi del resort. Per loro è a disposizione anche una programmazione di esperienze: passeggiate dedicate ad arte e cultura, trekking nei canyon, yoga, meditazione e lavoro sul respiro. Habitas si concentrerà anche sulle radici musicali della regione ricercando le sonorità dei talenti locali e proponendole ai suoi ospiti attraverso una serie di concerti.

Gli ospiti sono anche invitati a ritrovarsi e approfondire le proprie conoscenze di questa regione storica grazie a proiezioni settimanali di film e documentari culturali nel cinema all’aperto, ma anche a partecipare a letture e discussioni su iniziative locali, culturali e storiche. Sono diverse le attività legate all’arte e alla cultura, come ad esempio l’esposizione delle opere d’arte di artisti come Mohammad Ahmed Ibrahim, Superflex e Nadim Karam che permettono di completare le esperienze di apprendimento. Tra le esperienze vi è inoltre la possibilità di effettuare una visita guidata a piedi tra i resti dell’antica città nabatea.

Collocata lungo la via di pellegrinaggio verso la Mecca e descritta come un museo all’aria aperta, AlUla si estende per 22.561 chilometri quadrati. Gli antichi siti sono stati punti di commercio e scambio culturale per millenni. AlUla ospita anche migliaia di siti di sepoltura, include più di un centinaio di tombe, 94 delle quali sono state scolpite a Hegra, sito Patrimonio Mondiale Unesco.

Redazione

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