La grande mostra internazionale diffonderà installazioni e opere degli artisti internazionali tra il padiglione centrale e quelli nazionali ospitati nei Giardini della Biennale, l’Arsenale, ma anche in diversi palazzi storici della città lagunare con una serie di eventi e mostre collaterali e non meno importanti, prima tra tutte la personale di Anish Kapoor.
La Mostra sarà affiancata da 80 partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. E cinque Paesi sono presenti per la prima volta, si tratta di Camerun, Namibia, Nepal, Sultanato dell’Oman e Uganda.
“Il latte dei sogni“, questo il titolo della Biennale di Venezia 2022, che è ufficialmente la 59.Esposizione Internazionale d’arte, prende ispirazione nel nome dall’omonimo titolo di un libro di favole dell’artista e musa surrealista Leonora Carrington. Curata da Cecilia Alemani, l’esposizione è stata a lungo attesa dopo lo stop dovuto alla pandemia, e vedrà quest’anno la partecipazione di 213 artisti, ventisei gli italiani.
Metamorfosi, paure, nuovo rapporto con la natura, tecnologia, sono tanti i temi sviluppati dagli artisti per le loro opere, che si snodano tra quadri, sculture, oggetti, immagini, dalle avanguardie del Novecento fino agli stili più contemporanei. Non manca naturalmente l’attenzione all’attualità, con l’Ucraina presente e diversi omaggi al Paese che sta fronteggiando l’invasione russa. Per esempio con il progetto collettivo This is Ukraine: defending freedom, ospitato nella Scuola Grande della Misericordia di Venezia, che vuole portare una riflessione sul tema della guerra grazie alle opere di artisti sia ucraini che internazionali. In mostra ci sono anche quattro opere che sono state recuperate dai luoghi di guerra.
E tra le grandi mostre che accompagneranno la Biennale di Venezia 2022 c’è sicuramente quella dedicata ad Anish Kapoor, il primo artista britannico a essere celebrato dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia e da Palazzo Manfrin con una esposizione inaugurata il 20 aprile e che proseguirà fino al 9 ottobre 2022.
La mostra, che comprende 60 opere, ha un carattere retrospettivo, presentando i momenti chiave della carriera dell’artista accanto ad un nuovo corpo di lavori inediti. Per la prima volta sono esposte le nuove opere, fortemente innovative, create utilizzando la nanotecnologia del carbonio, così come i recenti dipinti e le sculture, in una interazione tra scienza e arte.
Sarà anche l’occasione per ammirare il settecentesco Palazzo Manfrin, rimasto vuoto per diversi anni, che è stato recentemente acquistato proprio dalla Anish Kapoor Foundation per essere restaurato e diventare base di eventi artistici. Palazzo Manfrin fu acquistato nel 1788 dal conte Girolamo Manfrin, ricco commerciante di tabacco, il quale aveva trasformato il primo piano dell’edificio in una galleria d’arte divenuta, velocemente, una delle maggiori attrazioni turistiche di Venezia, visitata, tra gli altri, da Antonio Canova, Lord Byron, John Ruskin ed Edouard Manet. Quando, intorno alla metà dell’Ottocento, dopo la morte di Manfrin le opere della collezione furono vendute, il patrimonio delle Gallerie dell’Accademia si arricchì di ventuno dipinti tra i quali La Tempesta e La Vecchia di Giorgione, oltre a opere di Andrea Mantegna, Hans Memling, Nicolò di Pietro, Girolamo Savoldo e Moretto.
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