La storica istituzione rende omaggio al padre fondatore degli Emirati Arabi Uniti (Eau), il defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, e al suo impegno per l’istruzione, l’identità e l’appartenenza.
Attraverso mostre, ricerca attiva e una programmazione pubblica, il museo si basa sulla visione dello sceicco Zayed, sostenendo i valori per i quali si è battuto, tra cui l’umanitarismo e la conservazione dell’eredità culturale. Saranno aperte al pubblico sei gallerie permanenti su due piani, che abbracciano 300.000 anni di storia dell’umanità, oltre a una serie di mostre temporanee. La collezione del museo presenta manufatti provenienti da tutti gli Emirati Arabi Uniti, tra cui donazioni che parlano del ricco patrimonio del Paese, oltre a prestiti nazionali e internazionali.
Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi, ha dichiarato: «L’eredità culturale degli Emirati Arabi Uniti è stata coltivata nel corso di decenni, dalla creazione delle prime istituzioni culturali all’ampia visione odierna dello scambio culturale e della conoscenza. Il distretto culturale di Saadiyat rappresenta il prossimo capitolo di questo viaggio nazionale, curando istituzioni di livello mondiale che onorano il passato e coinvolgono il futuro. Questo museo è più di un luogo di conservazione; è una promessa alle generazioni future, un faro della nostra identità e uno spazio in cui la nostra storia viene raccontata non solo attraverso gli oggetti, ma attraverso le emozioni e la memoria. Questa istituzione porterà avanti la nostra storia per le generazioni a venire».
Il museo ospiterà manufatti del Paleolitico, del Neolitico, dell’Età del Bronzo e dell’Età del Ferro, scoperti da gruppi di ricerca negli Emirati Arabi Uniti oltre cinquant’anni fa. Questi reperti raccontano la storia della resilienza e dell’intraprendenza delle prime comunità del Paese, dal più antico sistema di irrigazione falaj del mondo, alle tracce dell’estrazione del rame nell’Età del Bronzo.
Tra le opere di maggior rilievo del museo ci sarà la Perla di Abu Dhabi, una delle perle naturali più antiche del mondo, che porta nuova luce sulla storia della pesca delle perle nel Golfo Arabico; il Corano Blu, uno dei manoscritti più belli dell’arte islamica; e la ricostruzione di un’antica Barca Magan, frutto della prima collaborazione di ricerca del museo con la Zayed University e la New York University Abu Dhabi.
Il museo è stato progettato da Norman Foster, architetto vincitore del Premio Pritzker e fondatore dello studio Foster + Partners. Le cinque strutture in acciaio che si innalzano sopra l’edificio si ispirano alle ali di un falco in volo, un omaggio alla falconeria, pratica profondamente radicata nella cultura emiratina.
Lo Zayed National Museum si affiancherà alle altre istituzioni culturali all’interno del Saadiyat Cultural District, tra cui il Louvre Abu Dhabi, il teamLab Phenomena Abu Dhabi, il prossimo Museo di Storia Naturale Abu Dhabi e il Guggenheim Abu Dhabi.
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