Il locale che strizza l’occhio al social dining ha aperto i battenti al posto della storica Brasserie, in via Barbagallo, nel quartiere dell’entertainment napoletano. Uno spazio di 800 metri quadrati, tra esterni e interni, completamente ripensato, con cucina a vista, tavoli e sedie di legno colorate e alle pareti insegne che invitano a riscoprire il piacere della convivialità.
Un’isola centrale di grande impatto è dedicata alla lavorazione della pizza con due enormi forni a legna tarati a temperature diverse, per garantire una cottura perfetta e modulata in base agli impasti e al topping. Un terzo forno è poi posizionato in un’area realizzata ad hoc, a vista sulla sala, dedicata all’offerta gluten free, per rispondere a una domanda in forte crescita a cui Pizza Social Lab vuole riservare grande cura e attenzione.
Cuore del locale è il tavolo social per dodici persone, realizzato su misura intorno a un albero di acero rosso, dove riscoprire il piacere di condividere spicchi di pizza e di vita attraverso nuovi e più inconsueti abbinamenti, insomma vivere un’esperienza di pizza a tutto tondo, lasciandosi ingolosire dalle tre linee proposte dalla carta delle pizze. La scelta spazia tra le Classiche, le Creative e le Ricette della tradizione, ispirate ai grandi classici della cucina napoletana come la pizza al ragù, alla genovese, al soffritto, ma sempre a base di farine selezionate, presidi Slow Food, produzioni Dop e Igp.
A elaborarle sono tre maestri pizzaioli di lungo corso in fatto di pizza. Rosario Ferraro, un’esperienza decennale all’ “Antica Pizzeria da Michele”, è a capo della linea di produzione della pizza tradizionale di Pizza Social Lab, quella a ruota di carretto, verace, fine di pasta. Gennaro Melillo, è invece specializzato nella creazione di una pizza contemporanea, per i palati più curiosi e sofisticati, basata sull’innovazione del topping e sul giusto blend di farine. A coordinare il tutto Antonio Mascia, storico maestro pizzaiolo della Brasserie, icona della storia culinaria di un luogo che negli anni ha cambiato il modo di vivere il pasto fuori casa unendo generazioni e persone.
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