La Gucci Osteria da Massimo Bottura Beverly Hills è molto più di un semplice ristorante. È un’esperienza a metà strada tra moda, design e cucina d’autore, e varcando la sua soglia si ha l’impressione di attraversare il set di una campagna pubblicitaria di Gucci, dove il presente incontra il passato e le atmosfere sono a tratti oniriche e surreali.
Il progetto nasce dall’amicizia tra il ceo della Maison, Marco Bizzarri, e lo chef Massimo Bottura, che, cresciuti insieme a Modena, si sono ritrovati da grandi per dare vita a un indirizzo gourmet tra tradizione e sperimentazione. Dopo la parentesi pop up sperimentata a Singapore la primavera scorsa, e in vista di triplicare a Tokyo nel distretto di Ginza, è la prima esperienza americana per il famoso chef.
La Gucci Osteria di Los Angeles, con la supervisione di Karime Lopez che guida la cucina a Firenze e il giovane Mattia Agazzi a coordinare la brigata di Beverly Hills, è stata allestita sul rooftop del palazzetto Gucci al 347 di Rodeo Drive, ideato da Alessandro Michele, direttore creativo della casa di moda, che riprende soluzioni stilistiche già adottate a Firenze con uso diffuso di marmi, carta da parati fantasia, pavimento a mosaico bianco e nero in terrazza.
Il ristorante offre tavoli all’aperto e gode di una suggestiva vista su Beverly Hills. Il menù è molto italiano, ispirato dalle carriere internazionali degli chef e dai loro viaggi alla scoperta di tradizioni culinarie diverse. Utilizzando prodotti biologici provenienti dai mercati contadini locali, i piatti renderanno omaggio alla complessa varietà di influenze culinarie provenienti da tutto il mondo che solo Los Angeles è in grado di offrire.
In menù il piatto Coming from the hills: nocciole e funghi che si sposano con una trota locale. Non mancano i classici della Gucci Osteria come i tortellini alla crema di Parmigiano Reggiano e l’Emilia Burger, proposti accanto a nuove idee che mescolano tradizione e innovazione.
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