Con questa nuova acquisizione Yescapa, fondata nel 2012 a Bordeaux e presente in Italia da aprile del 2018, incrementa la sua offerta raggiungendo la quota di 10mila veicoli disponibili per la condivisione in tutta Europa.
«Questa acquisizione rappresenta un grande acceleratore per la nostra realtà anche perché sono pochissime le aziende straniere che riescono a entrare con successo nel mercato tedesco. Grazie a questa azione potremo triplicare l’offerta di veicoli in Germania, un mercato essenziale, se si considera che oltre un quarto dei veicoli ricreazionali circolanti in Europa è immatricolato proprio qui», commenta Benoit Panel, presidente e co-founder Yescapa.
Con l’inglobamento delle attività tedesche di SaC e dopo l’acquisizione di un concorrente francese e del principale competitor spagnolo (Areavan) nel 2019, Yescapa pone un ulteriore tassello nell’affermare e consolidare sempre di più la sua posizione come attore principale nel mercato del camper sharing europeo.
Nell’ottica di una costante politica di espansione, l’inizio del 2021 segna anche il lancio del servizio sul mercato svizzero: dopo Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Italia, Portogallo e Belgio si aggiunge alla lista dei paesi presenti sulla piattaforma di condivisione camper tra privati anche la Svizzera.
«Un nuovo mercato e una nuova sfida che tocca in prima persona anche il team italiano – afferma Dario Femiani, country manager Italia Yescapa – Da adesso in poi i team Yescapa di Italia, Francia e Germania cominceranno ad occuparsi, ciascuno per la propria country di riferimento, del territorio svizzero. Una regione che, seppur di ridotte dimensioni, ha un fortissimo potenziale sia dal punto di vista della destinazione, sia dell’offerta di veicoli. Contiamo inoltre di lanciare il servizio di condivisione anche in altri Paesi: le nostre mire puntano all’Irlanda, l’Austria, la Croazia e il nord Europa».
La crisi sanitaria ha certamente contribuito a modificare ulteriormente la percezione del camper, così come a sensibilizzare un numero sempre maggiore di utenti rispetto alla possibilità di fruire di un’esperienza di viaggio en plein air o addirittura di poter pensare a uno stile di vita alternativo.
Questa percezione ha trovato conferma tra gli stand del Salone di Parma a settembre scorso in cui, mai come prima, è stato presente un pubblico giovane e totalmente estraneo al mondo tradizionale del camperista, conferma di come il viaggio in camper stia acquisendo sempre maggiore spazio nello scenario del turismo in movimento e green.
Lo smartworking ha inoltre contribuito ad accelerare ancor di più l’esigenza di un tempo efficiente e produttivo ma svincolato dall’essere relegati a una scrivania. «Una tendenza in crescita che stiamo riscontrando anche dalle richieste che arrivano sulla piattaforma è la vanlife: la possibilità di affittare un camper, van o un furgone camperizzato per provare uno stile di vita più minimalista, un approccio al lavoro più nomade in contesti dinamici, liberi da schemi e costrizioni determinate, se non incentivate, dall’attuale situazione mondiale», conclude Femiani.
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