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Viva Frida Khalo: la mostra innovativa è a Bruxelles

Frida Kahlo, la sua arte e i suoi colori, sbarcano a Bruxelles con una immersive experience dal titolo “Viva Frida Kahlo”, una mostra digitale itinerante dedicata alla pittrice messicana.

Fino al primo maggio ci si potrà letteralmente immergere nell’arte di Frida Khalo, icona senza tempo dotata di una personalità unica, sensibile, carismatica e anticonformista: grazie ad un complesso sistema che integra realtà virtuale, video mapping ed effetti speciali luminosi ed acustici su una superficie di 900 m², l’esposizione racconta uno spaccato dell’esistenza complessa dell’artista e permette al pubblico di scoprire la sua arte per comprenderne meglio le opere e la creatività.

Dopo la prima tappa a Zurigo, i più grandi capolavori dell’artista sfileranno nel Viage Digital Art Theatre, nel cuore della capitale belga, per uno spettacolo reso possibile dalla collaborazione tra il “Frida Kahlo Museum”, il “Diego Rivera Museum” (musei dedicati alla stessa Frida Kahlo e al marito Diego Rivera) e l’Ambasciata messicana a Bruxelles.

Viva Frida Kahlo – Immersive Experience

Al centro della mostra ci saranno i suoi dipinti (144 in totale), tra cui i celebri autoritratti, dai quali emerge la sofferenza fisica e mentale dell’artista, che catturano e affascinano per i loro colori intensi, il carattere popolare e un simbolismo accessibile a tutti. Attraverso proiezioni video su mega schermi e racconti audio fuori campo, i visitatori saranno guidati a ripercorrere la vita dell’artista da una prospettiva inedita, un vero e proprio viaggio immersivo nell’arte di Frida Khalo.

Celebre per la sua lotta per l’emancipazione delle donne, Frida Kahlo è oggi acclamata in tutto il mondo come una delle figure di spicco del femminismo, tanto che il governo messicano l’ha dichiarata ufficialmente tesoro nazionale ed è stata la prima artista donna a cui il Museo del Louvre ha acquistato un dipinto. Il film del 2002, “Frida”, interpretato da Salma Hayek, l’ha fatta conoscere anche al grande pubblico, così come i successivi racconti teatrali e le numerose mostre a lei dedicate che si sono succedute negli ultimi anni.

Nei suoi lavori, che mostrano influenze surrealiste (nonostante lei stessa abbia sempre rifiutato questa attribuzione), ha elaborato la sofferenza vissuta a causa delle precarie condizioni di salute provocate da un incidente stradale avuto in giovane età: negli autoritratti appare sempre seria, con le famose sopracciglia a delimitarne la fronte che rappresentano il suo tratto distintivo. A questa serietà si contrappongono colori vivaci, fluenti abiti popolari, animali e piante esotiche, tutti elementi che caratterizzano i suoi quadri. Nelle sue opere, infine, sono costanti i richiami a un Messico che attraversava profonde trasformazioni sociali, sia politiche sia culturali, che avrebbero successivamente condotto il Paese alla modernità del XX secolo.

Redazione

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