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Vita da nomade digitale: guida per lavorare viaggiando

Il vero e proprio boom di proclami sul tema di «mollo tutto e parto per il mondo», di grandi dimissioni e voglia di lavorare viaggiando c’era stato sicuramente all’indomani della pandemia e dei lunghi mesi confinati in casa. Ma diventare nomade digitale ha ancora il suo appeal? E soprattutto quali sono i progetti di lavoro e vita di chi vuole chiudersi alle spalle la porta dell’ufficio?

Il fascino di un’esperienza da lavoratore globetrotter resiste ancora ma, verrebbe da dire, i sogni si sono fatti molto razionali per quanto riguarda le professioni su cui chi desidera essere un nomade digitale deve puntare in concreto.

The Social Hub, gruppo attivo nell’ospitalità ibrida, ha analizzato oltre 80 carriere, classificandole in base alla percentuale di annunci di lavoro che offrono oggi la possibilità di essere svolti completamente da remoto e ha stilato la classifica delle 20 migliori carriere per diventare un nomade digitale. Non soltanto carriere tecnologiche ma anche professioni nel marketing, nella finanza e nelle industrie creative figurano tra i primi 20 lavori per un nomade digitale.

Diversi i profili, sì, ma a dominare è la tecnologia I i primi due posti sono occupati da IT Data Analyst e Software Tester, seguono le professioni di product marketing manager, screenwriter, web developer, software developer, engineering manager, data scientist, architect, computer hardware engineer.

Come diventare un nomade digitale? Per chi magari lo sta valutando tra i buoni propositi per l’anno nuovo, The Social Hub propone un programma in 5 step:

Definire le proprie competenze: sapere che cosa si è bravi a fare consente di identificare opportunità di lavoro che permettano di mettere a disposizione le proprie capacità mentre si è in viaggio; l’endorsement di aziende e realtà sui propri canali social è fondamentale;

Trovare opportunità di lavoro da remoto: oltre a curare e aggiornare spesso il profilo su piattaforme di ricerca del lavoro, è possibile rivolgersi a specifiche piattaforme per freelance o avventurarsi nel regno delle agenzie di lavoro a distanza;

Unirsi a una comunità di nomadi digitali: che sia online o di persona, all’interno della comunità sarà possibile condividere esperienze e confrontarsi sulle sfide di questo stile di vita, anche per evitare di commettere errori da principianti.

Risparmi e budget: un nomade digitale deve essere finanziariamente consapevole. Prima di partire, è essenziale risparmiare e mettere a bilancio la transizione nel mondo del nomadismo digitale e considerare le spese che si andranno ad affrontare come costi di alloggio, di spazio, degli spazi coworking;

Pianificazione del viaggio e del lavoro: la logistica per un nomade digitale è essenziale. Bisogna sempre considerare la copertura della connessione che deve essere ottimale. Sarà molto utile definire preventivamente aspetti quali visti di lavoro e moduli fiscali in modo da avere meno imprevisti dell’ultimo minuto da risolvere.

Francesco Poletti

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