Questo è il nome della startup che vi raccontiamo oggi nell’ambito della rubrica #TravelUp in collaborazione con l’Associazione Startup Turismo. Voce e anima dell’azienda è Duygu Sefa, manager di origine turca con in tasca un master al Politecnico di Milano e una carriera nell’automotive, prima di fondare la startup, una piattaforma online dove noleggiare attrezzature per bambini in vacanza e non solo.
«Babonbo è nata dalla mia esperienza personale – racconta la founder – nel 2018 ho affrontato il primo viaggio con mia figlia molto piccola, tre mesi, e ho visto la difficoltà di non poter portare con noi tutto quel che è necessario quando si viaggia con i bimbi piccoli, dal seggiolino auto al seggiolone per la pappa al lettino. Ho così iniziato a cercare soluzioni alternative di noleggio. Nel corso di un viaggio in Spagna mi sono resa conto che esistono molte soluzioni locali online, come siti o gruppi Facebook, spesso creati dagli stessi genitori. Ho testato l’esperienza ed ho capito che pur essendo molto alta la domanda per questo tipo di servizi spesso risulta difficile trovarli».
Ecco dunque l’idea, creare un marketplace che agevoli il contatto tra chi dispone di attrezzatura da mettere a noleggio e potenziali clienti.
Così è nata Babonbo, all’inizio del 2020, e nel corso dei mesi la startup ha trovato anche un investitore che le ha permesso di creare la squadra di lavoro e lavorare tanto sull’indispensabile tecnologia, portando alla creazione dell’app disponibile sia per iOs che Android. Come funziona? I provider presenti sul sito sono sia privati che negozi di seconda mano, e possono caricare le loro offerte gratuitamente, «non pagano infatti alcuna entrance fee, noi prendiamo poi una transaction fee del 15 per cento sia dai clienti che dai provider».
Gli utenti possono ricercare i prodotti desiderati e contattare anche direttamente i fornitori grazie alla chat. «Una volta accettata la transazione, poi si può eventualmente anche pagare un extra per ricevere il prodotto dove se ne ha bisogno, per esempio in aeroporto o in albergo. Sia a fornitori che clienti chiediamo poi una review del servizio».
Attualmente Babonbo copre tutte le principali città turistiche e conta oltre settanta provider. «Da gennaio poi siamo sbarcati anche all’estero, in destinazioni come Londra, Parigi, Atene, Istanbul. Possiamo contare su circa 140 provider in Europa, Spagna, Belgio, Grecia, Regno Unito, Turchia e Stati Uniti. L’obiettivo infatti è estendere il network per rendere disponibili sempre più fornitori in Europa per le famiglie in viaggio».
E a breve il servizio arriverà anche negli aeroporti: «Stiamo stringendo una collaborazione con un marchio premium di seggiolini auto che saranno disponibili a breve termine in quindici aeroporti principali in Italia, per esempio per chi noleggerà l’auto con un car rental e preferirà scegliere il seggiolino con noi». E sviluppi simili potrebbero esserci in futuro anche in hotel per quanto riguarda l’offerta di passeggini di qualità.
Ora si guarda alla prossima stagione: «Dall’inizio di marzo abbiamo visto una forte crescita di noleggi, le famiglie tornano a viaggiare e iniziano a usare il servizio. Arrivano tanti clienti dall’estero e riceviamo noleggi da Usa, Nord Europa, Francia, per vacanze in Italia. I più richiesti? Seggiolini auto, passeggini leggeri e lettini portatili».
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