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Una barca elettrica per gli ospiti di Cannavacciuolo sul Lago d’Orta

I grandi chef diventano ambasciatori della mobilità sostenibile. Chi meglio di loro, del resto, potrebbe condire la propria proposta gourmet con una un po’ di sana attenzione per l’ambiente?

Detto, fatto: piatti d’autore su un lago che incanta, con la spinta della propulsione elettrica. L’experience stellata sostenibile è pronta.

Ha iniziato il due stelle Michelin Marco Sacco, a partire dal suo ristorante sul Lago di Mergozzo, uno specchio d’acqua attiguo al Lago Maggiore. Sacco offre, a orario di pranzo e di cena, picnic con le eccellenze locali da consumare a bordo di un’imbarcazione con un motore elettrico da 4 kW e portata di quattro persone.
Raccoglie la sfida e rilancia una star degli schermi oltre che dei fornelli: Antonino Cannavacciuolo. “Laqua by the Lake” di Pettenasco sul Lago d’Orta, in provincia di Novara, è l’ultima creazione di chef Cannavacciuolo, che mette a disposizione degli ospiti del suo resort una barca elettrica. Il servizio è organizzato in collaborazione con l’operatore di sharing turistico di veicoli elettrici Lakenergy.

Sullo specchio d’acqua del Novarese, i servizi di fascia alta sono avanti in tema di propulsione ecologica, abbinando navigazione – con quattro diverse imbarcazioni attualmente in fase di test destinate a diventare 50 per la stagione 2020 – bike sharing e colonnine di ricarica.

I grandi chef, quindi, come pionieri e, insieme, testimonial delle nuove tendenze del turismo, assecondate da un’offerta che va strutturandosi in maniera sempre più articolata. L’esperienza della vacanza sostenibile, con attenzione all’ambiente e al rispetto delle risorse naturali, vede crescere l’offerta di pacchetti strutturati con app dedicate, fondate sul concetto di e-sharing. Soluzioni a misura di hotel, agriturismi, ristoranti, resort, circoli nautici. Ciascuna profilata con le risposte adatte alle diverse tipologie di turista. E a ruota dell’avanguardia nelle mani delle star dei fornelli, c’è da attendersi una diffusione sempre più ampia anche nel turismo di abitudini che vanno consolidandosi – una per tutte lo sharing di bici e monopattini – nella quotidiana mobilità cittadina.

Che poi sia tutto oro quello che è elettrico e che non rappresenti la migrazione da una dipendenza dai combustibili fossili a una dalle batterie, è altro tema, da dibattito per esperti. Le cui voci, per il momento, non disturbano le pedalate nel silenzio delle campagne e le traversate sul lago spinte dal confortante ronzare del motore elettrico.

Claudia Ceci

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