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“Un altro giro”: Danimarca da Oscar tra natura e gourmet

Un altro giro (Druk), diretto da Thomas Vinterberg, è la pellicola danese che ha vinto l’Oscar come migliore film internazionale. E per riviverlo ecco un viaggio tra grandi scenari naturali, waterfront urbani e indirizzi food.

Il film è stato girato soprattutto a Gentofte, località in cui vive lo stesso regista e ricca di paesaggi natura lungo la costa dell’Øresund, a nord di Copenhagen. Alcune scene sono state invece riprese nel centro della capitale danese e nel distretto di Frederiksberg.

Il film si apre proprio sul lago di Gentofte, con gli studenti che corrono giocando a un “drinking game”. Il lago, a qualche minuto dal centro di Copenhagen, è tra i più puliti del Paese tanto che forniva acqua potabile alla città fino al 1959. Da esplorare, anche in barca, per la sua ricchezza di flora e fauna.
Per raggiungere la città, i ragazzi saltano su un treno alla stazione di Gentofte. Gli S-train sono il sistema di ferrovia suburbana che conta 84 stazioni nella regione di Copenhagen. Si può portare gratuitamente la bici a bordo, I treni sono attivi tutta la notte il venerdì e il sabato e il biglietto è incluso nel City Pass.

Hotel e ristorante Fortunen: qui i protagonisti si incontrano per celebrare un 40simo compleanno. La location si trova immersa nella natura del Deers’ park, patrimonio Unesco in quella che era un tempo la riserva di caccia del re. Dyrehaven, questo il nome in danese, ospita oltre duemila cervi in un paesaggio fatto di foreste e laghetti, e si può frequentare per un picnic, o per praticare jogging o andare a cavallo, si può anche affittare una bici nel cafè accanto alla stazione di Klampenborg. Il parco si raggiunge con venti minuti di treno dal centro di Copenhagen.

Un’altra location che appare sullo schermo è il porto di Skovshoved, dove i protagonisti vanno alla ricerca di merluzzo fresco. Si trova sullo stretto di Øresund che collega Copenhagen alla Elsinore di Amleto.

Alléenberg nel distretto di Frederiksberg è invece un bar in cui il gruppo si reca nel corso del film: è una delle cosiddette bodegas danesi, dove sperimentare la famosa atmosfera hygge, ascoltare classica musica locale e sorseggiare una birra danese come Carlsberg o Tuborg. Qui gli interni ricordano gli anni Venti e il vecchio piano è ancora usato dagli avventori, tra I quali anche veri musicisti e attori.

La scena finale del film inizia nel ristorante Lumskebugten, un classico della gastronomia danese vicino al porto di Copenhagen, dove si può gustare un mix di piatti tradizionali e vegetariani grazie al noto chef Erwin Lauterbach.

Infine, Nordre Toldbod, il waterfront non lontano dalla Sirenetta e dalla Cittadella. Un tempo sede della dogana, oggi ospita i Royal Pavilions, dove la famiglia reale danese solitamente attende per imbarcarsi sul royal yacht Dannebrog. Ma anche i comuni cittadini e turisti possono imbarcarsi da qui sui traghetti per visitare Refshaleøen, il nuovo food district che appare anche nella scena finale del film sullo sfondo. Qui a Nordre Toldbod, infatti, nell’estate aprirà Toldboden Seaside, un ristorante che ospiterà sette chef e cucine differenti in un mix tra ristorazione “tradizionale” e street food.

Mariangela Traficante

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