A lanciarli Uber in collaborazione con Thames Clippers, la concessionaria che opera e che di fatto continua a operare – su licenza dei London River Services – lungo il fiume che attraversa Londra e trasporta 4 milioni di passeggeri l’anno, oltre 10 mila al giorno.
Il servizio prevede l’impiego di una flotta di 20 imbarcazioni, tutti sigliate Uber by Thames Clippers, con una capacità di trasporto che varia tra le 60 e le 220 persone, con partenze da 23 moli di Londra tra Putney a ovest e l’Arsenale reale di Woolwich a est e mira ad aiutare i pendolari a spostarsi in città nello spazio e nel comfort.
Uber sta implementando il servizio sulla sua app: gli utenti potranno acquistare i biglietti in anticipo e prenotare un posto utilizzando la tecnologia Qr code per salire a bordo. Il pagamento verrà elaborato utilizzando i dettagli dell’account Uber, ma potrà avvenire anche attraverso i vecchi canali, biglietterie trdizioneli incluse, di Thames Clippers.
Per Uber, si tratta della prima esperienza di servizio di trasporto collettivo su barca destinato a pendolari o a movimento turistico di massa. L’idea dei promotori del servizio è quella di allentare la morsa sul servizio di trasporto pubblico su gomma e soprattutto rotaia, la metropolitana in primis, nei mesi del distanziamento sociale, e al contempo di distogliere il massimo numero possibile di commuter dall’uso del mezzo privato.
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