E il colore dell’anno 2026 ha un qualcosa di etereo nella sfumatura (o meglio nella sua assenza) ma anche nel nome: Cloud Dancer, nome di in codice tecnico Pantone 11-4201.
«Cloud Dancer, un bianco etereo che simboleggia un’influenza rasserenante in una società che sta riscoprendo il valore della quiete e della riflessione – raccontano sul sito di Pantone Color Institute -. Bianco vaporoso e intriso di serenità, favorisce un profondo relax e la concentrazione, permettendo alla mente di spaziare e alla creatività di esprimersi per fare spazio all’innovazione».
Ecco che quindi il “danzatore delle nuvole” ci invita alla serenità e alla calma, anche in viaggio. Certamente il primo elemento naturale che viene in mente pensando a questo bianco è la neve, e con lei paesaggi montani di silenzio e natura incontaminata. Ma non è l’unica “destinazione” verso cui puntare in cerca del Cloud Dancer.
Eccone alcune dove ritrovare queste suggestioni candide e questa sensazione di comfort calmo.
Il tono del Pantone 2026 evoca anche il sale: come quello che ricopre il Salar de Uyuni in Bolivia, il più grande deserto di sale del mondo, un paesaggio davvero surreale. Come lo è il White Sands National Park in New Messico: a 50 km da Las Cruces si estende questa immensa distesa di dune di sabbia candida.
Un Deserto Bianco si svela anche nel cuore del Sahara, dove ritrovare suggestive formazioni calcaree dalle forme più strane. Un salto verso est ed ecco Pamukkale, in Turchia, sito patrimonio Unesco il cui nome significa “castello di cotone”, dove perdersi tra le terme naturali formatesi in caratteristiche vasche di calcare e travertino, eredità dell’erosione dell’acqua e dei movimenti tettonici.
Ma gli agenti atmosferici, il vento in particolare, hanno creato tesori naturali anche da noi: basta andare in Sicilia per lasciarsi stupire dalla Scala dei Turchi, la candida falesia a picco sul mare che svetta lungo la costa di Realmonte, vicino Agrigento.
Anche la Sardegna può entrare a buon diritto in questo grande viaggio alla ricerca del Cloud Dancer: basta pensare alle sue meravigliose spiagge di sabbia bianca e finissima, famose in tutto il mondo. Come lo sono le case tradizionali di Santorini in Grecia, il cui bianco luminoso brilla sotto la luce del sole in contrasto con l’azzurro dei cieli estivi.
Ma, dicevamo in apertura, il bianco versione 2026 non richiama solo quello della sabbia e del sale, di sensazioni calde e climi estivi. Neve e ghiaccio sono ispirazioni altrettanto ricercate.
E Civitatis, la piattaforma online per visite guidate ed escursioni in lingua italiana, ha annunciato l’inserimento nel suo catalogo di due esperienze turistiche accessibili, inedite e straordinarie per visitare l’Antartide. La prima prevede un viaggio unico che permette ai viaggiatori di avvicinarsi al continente bianco in un solo giorno via aerea e vivere in prima persona la maestosità di uno degli angoli più remoti del mondo, mentre la seconda propone di farlo attraverso una crociera di dieci giorni.
La prima escursione offre l’opportunità di visitare l’Antartide per un giorno a bordo di un volo diretto che parte da Punta Arenas (Cile) verso l’isola King George, la più grande dell’arcipelago delle Shetland situata a sud del continente bianco, e uno dei principali centri di ricerca e collaborazione tra diversi paesi. Conosciuta in Argentina come Isola 25 de Mayo, questo è il punto strategico perfetto per trascorrere un giorno tra immensi ghiacciai, montagne e iceberg, generando un impatto visivo ed emotivo incomparabile.
Inoltre, la compagnia ha annunciato l’inserimento recente sulla piattaforma di una crociera di dieci giorni lungo la penisola antartica. La nave, che parte da Ushuaia, Argentina, naviga attraverso il Canale di Beagle, passando per il Passaggio Mackinlay e successivamente attraversando il Passaggio di Drake. Durante questo viaggio, è possibile ammirare la fauna sorprendente del territorio ghiacciato e gli iceberg e le montagne innevate dell’arcipelago delle Shetland del Sud, composto da una ventina di isole e isolotti. Ogni giorno sono previsti due sbarchi a terra nelle zone sicure scelte dal capitano per esplorare l’area, sempre accompagnati da guida e equipaggio. I luoghi per queste escursioni includono: Baia Paraíso, la colonia di pinguini di Adelia, Punta Portal, Neko Harbour, e le isole Paulet, Melchior, Cuverville, Pléneau e Petermann. Le escursioni si svolgono su gommoni tipo zodiac che possono trasportare fino a 12 passeggeri ciascuno e sono soggette a modifiche in base alle condizioni climatiche.
Iniziativa interessante anche quella di Mandarin Oriental che ha annunciato la collaborazione con Pantone per celebrare il Pantone Color of the Year 2026. Il gruppo alberghiero interpreta così Cloud Dancer in dieci delle sue proprietà più rappresentative, attraverso una collezione di esperienze che rappresentano la serenità trasmessa dal colore, in momenti dedicati al benessere e all’ispirazione. Il Pantone Color of the Year, scelto ogni anno per evidenziare il legame tra colore e cultura, riflette lo zeitgeist del momento. Cloud Dancer arriva in un periodo in cui le persone cercano sollievo dal sovraccarico dalla vita quotidiana e apprezzano la semplicità e la serenità delle piccole cose.
Mandarin Oriental trasferisce questa visione nel progetto “A Place to Touch the Clouds”, una serie di esperienze multisensoriali che celebrano la leggerezza e sono diffuse lungo il percorso dell’ospite. Ogni hotel interpreta Cloud Dancer in modo personale, privilegiando
i dettagli atmosferici. Dall’ Afternoon Tea dedicato, ispirato alla leggerezza e alla purezza dei sapori trasmessi, ai rituali spa per ritrovare calma e lucidità, a soggiorni panoramici “sopra le nuvole”, con tocchi cromatici delicati. A Londra, l’hotel unisce la calma di Hyde Park, all’eleganza di Knightsbridge in “A Season of Craft”, con tè pomeridiani e workshop creativi. A Boston, Cloud Dancer permea ogni dettaglio della stagione, dalle composizioni floreali ai dolci e cocktail tematici. A Ginevra, in collaborazione con Montblanc, la hall diventa un tableau invernale con un goûter rivisitato e dolci a forma di nuvola. A Shenzhen, sospeso a 388 metri, viene presentata persino una suite dedicata a Cloud Dancer e un afternoon tea “innevato” al 78° piano. A Marrakech, Cloud Dancer anima percorsi illuminati da lanterne, laboratori di artigianato e creazioni gastronomiche ispirate alle nuvole; mentre a Dubai Downtown, la nuova apertura del gruppo, interpreta il colore con décor elegante, tea ritual panoramici e installazioni dinamiche.
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