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Trekking dolce in Val di Resia: benvenuti all’Ecomuseo

In Friuli c’è uno scrigno naturale, incastonato tra le PreAlpi Giulie, in una vallata chiusa che si raggiunge lasciando la via Pontebbana prima di raggiungere Tarvisio. È la Val di Resia che preserva ancora il fascino dei vecchi comuni montani, con le sue sagre, le sue feste, le sue danze e soprattutto una sua lingua, il resiano, che gli anziani tramandano alle nuove generazioni.

Ma il fascino della Val Resia percorsa dall’omonino torrente che discende direttamente dal ghiacciaio del monte Canin con acque gelide e cristalline è l’Ecomuseo istituito dall’Ente Parco Naturale delle Prealpi Giulie su tutto il territorio della vallata. Una valle costellata da piccoli paesi: San Giorgio, Prato di Resia, Oseacco, Gniva, Stolvizza e Coritis.

L’Ecomuseo è caratterizzato da un insieme di sentieri fisici e culturali che si dipanano nella valle con suggestive testimonianze e i luoghi significativi sia dal punto di vista paesaggistico e naturalistico che da quello più prettamente storico e culturale.

Di recente, soprattutto in primavera ed estate, sono stati predisposti itinerari naturalistici con una esaustiva segnaletica, per favorire un turismo lento. Ad esempio da San Giorgio di Resi parte la Via agli Antichi Ghiacciai; da Gniva a Sella Carnizza,è stata disegnata la Via agli Alpeggi per scoprire i luoghi della pastorizia praticata nei secoli passati. E ancora, dal Comune di Oseacco a quello Provàlo, si dipana la Via agli Stavoli, e curiosare in queste antiche costruzioni in legno. Mentre da Stolvizza a Coritis si scopre la Via Ta Lipa Pot (che in resiano vuol dire la bella strada) per ascoltare i suoni, i rumori della natura e i versi degli animali. A poca distanza da questi due paesi, una sosta la merita anche Acchia, un pianoro dove si coltiva il famoso aglio rosa, prodotto locale apprezzato in tutta Italia per l’alta digeribilità. Tutti percorsi dotati di una ricca segnaletica proposta sia in italiano che nella particolare lingua resiana, di derivazione prevalentemente slava.

Il trekking dolce proposto dalla Val di Resia permette dunque di scoprire, non solo una natura incontaminata, ma anche i prodotti e le tipicità gastronomiche locali e di rivivere, soprattutto nelle feste di agosto, le antiche atmosfere al ritmo della Zittera, l’antica danza locale ancora oggi ballata da vecchi e giovani resiani. Per maggiori informazioni sui sentieri e sulle feste è possibile consultare direttamente il sito web della regione Friuli Venezia Giulia.

Andrea Lovelock

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