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Tra deserto e Bibbia: archeologi per un giorno nei parchi d’Israele

Non solo natura: visitare un parco in Israele significa anche fare un’immersione nell’archeologia e nella cultura millenaria del Paese, tra vestigia antiche e riferimenti biblici.

Il parco di Timna
Situato nella valle del deserto di Arava, a 25 km a nord della città di Eilat, e circondato da un’imponente catena montuosa, il parco di Timna è un insieme di paesaggi desertici colorati e rocce: un itinerario on the road che è anche un vero e proprio punto di riferimento archeologico, perché rivela le prove di 4000 anni di produzione di rame – il primo metallo utilizzato dall’uomo – all’interno delle miniere più antiche del mondo.

Data la sua ampiezza è complicato da visitare a piedi, per questo si consiglia di prendere parte ai tour quotidiani che partono da Eilat, considerando che tutti i siti principali del parco di Timna sono facilmente raggiungibili in auto, con cartelli direzionali posizionati ad ogni incrocio ed un elevato numero di parcheggi disponibili.

Il parco vanta un ulteriore elemento peculiare: la replica del Tabernacolo biblico. La ricostruzione realizzata dopo varie ricerche corrisponde in modo autentico all’aspetto e alle dimensioni del Mishkan. Inoltre al suo interno sono presenti vari oggetti sacri: la tavola dei pani, la “Menorah”, le vesti del sacerdote e persino una replica dell’arca, con i dieci comandamenti al suo interno.

C’è spazio anche per il relax. Sebbene attorniato dal deserto del Negev, il parco ospita infatti anche un lago artificiale, circondato da ombrelloni e attrezzato per diverse attività ricreative.

Anche per gli amanti delle due ruote sono stati realizzati diversi percorsi da percorrere in bicicletta.

Il parco di Korazim
Scavare nel tempo è possibile nel Parco di Korazim, dove si può diventare archeologi per un giorno e visitare un antico villaggio ebraico che attende di essere scoperto, così da riportare alla luce il passato all’interno di questo parco nazionale: un insediamento ebraico di epoca romano-bizantina che si affaccia sul Mar di Galilea.

Gli scavi, finora, hanno fatto emergere delle abitazioni, un bagno rituale, frantoi e numerosi manufatti, oltre a una delle più antiche e imponenti sinagoghe scoperte in Israele. La Israel Nature and Parks Authority ha aperto il sito agli archeologi e al pubblico interessato a partecipare ad uno scavo. Le attività avranno durata di 1-2 ore e sono adatte a famiglie e gruppi. Si può svolgere l’attività sia in inglese che in ebraico. Lo scavo è guidato da un archeologo esperto e la visita può includere un tour del sito e un laboratorio di antichi mestieri.
Al momento, i reperti portati alla luce nel sito includono ceramiche, vetri e un gruppo di monete d’argento e d’oro.

Redazione

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