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Tra Bibbia e mosaici: l’altra Giordania è a Madaba

La Giordania non è solo Petra e Mar Morto: nel Paese continuano gli interventi per sviluppare nuovi itinerari e migliorare i servizi turistici in vista della piena ripresa del turismo e tra le novità ci sono le esperienze per scoprire Madaba, la città dei mosaici.

Il Jordan Tourism Board lancia una serie di percorsi esperienziali per scoprire la biblica Madaba. La città, sorta sull’antico sito biblico di Medba o Medaba lungo la Via dei Re, circa 35 km a sud ovest di Amman, è conosciuta per i suoi mosaici bizantini. Su quello che fu uno degli insediamenti delle dodici tribù di Israele durante l’Esodo, verso l’850 a.C. il re moabita Mesha fece erigere la città per commemorare la sua vittoria sugli Israeliti. Conquistata dai Greci di Alessandro Magno, durante il governo dei Seleucidi passò sotto il dominio degli Ammoniti, poi degli Israeliti, ed infine dei Nabatei, fino all’arrivo dei Romani. Prosperò sotto i Bizantini, che eressero edifici adornati di mosaici dallo stile distintivo e ricercato, che le hanno valso il nome di Città dei mosaici.

Il mosaico più visitato in assoluto è quello della mappa della Terra Santa, un’opera d’arte del VI secolo di grande valore storico e artistico custodita nella Chiesa di San Giorgio. L’edificio fa parte del Parco Archeologico, diviso in due aree che comprendono le chiese bizantine, i resti della strada romana, il Palazzo Bruciato e la Chiesa dei Santi Martiri, che oltre a un impressionante mosaico con scene di caccia conserva colonne e capitelli di epoca romana.

Madaba, Giordania

I nuovi itinerari permettono di provare le tradizioni giordane e vivere esperienze a contatto con le persone del posto. In centro, si passeggia lungo la “Tourism Street”, lungo la quale sorgono negozi di souvenir, laboratori di artigianato, come quello di tappeti Maavah, di proprietà di uno degli ultimi tessitori tradizionali di Madaba, caffetterie e ristoranti, come il Jaw Zaman, ricavato da una casa di inizio Novecento. Cucina tradizionale è anche quella che gli ospiti possono preparare e gustare alla Carob House, che utilizza prodotti a km zero, e alla libreria-caffetteria Kawon, che oltre ai libri rari propone bar, ristorante, laboratori di cucina, incontri culturali e spettacoli di artisti locali in un edificio degli anni Trenta con un giardino.

Oltre al Visitors Centre, ospitato in un edificio storico, il punto di riferimento è Beit Al Beiruti, una casa di fine XIX secolo dove si possono fare esperienze legate al patrimonio culturale e all’artigianato, come realizzare un mosaico, provare a tessere, vestire abiti tradizionali e imparare a cucinare piatti tipici. Laboratori di mosaico si tengono anche al Madaba Institute of Mosaic Art and Restoration, fondato nel 2007 grazie a un progetto internazionale al quale ha partecipato anche il governo italiano.

Redazione

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