Si tratta di dieci in più rispetto all’anno scorso (sono invece 84 gli approdi turistici) per un totale di 487 spiagge, che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale. Le Bandiere Blu vengono assegnate in base al rigoroso rispetto di una serie di parametri, 32, che non riguardano solo la qualità paesaggistica o dell’acqua ma anche i servizi, la cura del verde, l’attenzione all’ecologia, l’accessibilità, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità, la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge, la mobilità sostenibile, e così via.
Al primo posto tra le regioni d’Italia si conferma la Liguria, che perde una Bandiera Blu ma mantiene la palma d’oro a quota 33. Segue la Puglia che sale a 27 con tre new entry e a chiudere il podio ecco le 23 Bandiere Blu della Calabria, che ne conquista tre in più quest’anno. Parimerito per Campania e Marche con 20, segue la Toscana a 19, e poi troviamo di nuovo due regioni appaiate, Sardegna e Abruzzo, a quota 16. Con due uscite e due entrate la Sicilia conferma le 14 Bandiere Blu, seguono Trentino-Alto Adige a 12, Lazio a 11, Emilia-Romagna a 10, Veneto con 9, Basilicata con 5, Piemonte che perde una località scendendo a 4, . Lombardia stabile a 3, Friuli-Venezia Giulia e Molise a 2.
Sono cinque i Comuni che hanno perso la Bandiera Blu: Marciana Marina in Toscana, Capaccio Paestum (Campania), Ceriale (Liguria), San Maurizio d’Opaglio (Piemonte), Ispica e Lipari (Sicilia). Sono invece ben 15 le new entry: Torino di Sangro, in Abruzzo, Cariati, Corigliano Rossano e Cropani in Calabria, Sapri in Campania, Cattolica in Emilia Romagna, Formia nel Lazio, Campofilone nelle Marche, Castrignano del Capo, Margherita di Savoia e Pulsano in Puglia, San Teodoro in Sardegna, Messina e Nizza di Sicilia in Sicilia.
Ha espresso la sua soddisfazione Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti, associazione delle imprese balneari che fa parte del Comitato di valutazione: «La Bandiera blu per 246 comuni italiani è una importante conferma della centralità del turismo balneare nel nostro Paese. Mare pulito, accessibilità, sicurezza, mobilità sostenibile, educazione ambientale, valorizzazione del territorio sono solo alcuni dei criteri che portano la Fee ad assegnare le bandiere blu. E questo vuol dire servizi di qualità, in grado di rendere le nostre destinazioni costiere sempre più attrattive anche per i turisti stranieri. È un risultato ottenuto anche grazie al lavoro quotidiano degli operatori del settore. Gli stabilimenti balneari, le imprese e le famiglie, che oggi vivono un periodo di profonda incertezza, sono un modello nel mercato internazionale delle vacanze, contribuiscono all’economia di questo Paese e sostengono il turismo mettendo a disposizione dei clienti non solo servizi di alto livello, ma anche competenza, passione e conoscenza del territorio. È quanto mai necessaria una legge che tuteli gli imprenditori balneari, ne riconosca i diritti e soprattutto gli investimenti realizzati in questi anni».
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