Stati Uniti, arte in progress:
mostre ed esposizioni 2026

foto da ufficio stampa
C’è sempre qualcosa di nuovo nel panorama artistico a stelle strisce: gli Stati Uniti vantano una delle scene artistiche e culturali più dinamiche e vivaci al mondo.

Secondo un recente studio condotto da Brand Usa, oltre il 70% degli intervistati, residenti in 15 mercati internazionali, riconosce l’offerta culturale degli Stati Uniti, grazie al suo retaggio storico, musei di fama mondiale e quartieri dalla forte identità.

Negli Usa si può dunque viaggiare a caccia di arte, da quella più convenzionale alle forme più originali e pop, tra mostre, musei iconici, novità e installazioni.

Le nuove rassegne

La fiera Untitled Art ha fatto il suo debutto a Houston nel settembre 2025, portando il suo caratteristico mix di opere contemporanee, gallerie sperimentali e installazioni immersive a un nuovo pubblico nella fiorente scena artistica del Texas.

Questo autunno, Chicago ospiterà poi nuovamente la Chicago Architecture Biennial (fino a febbraio 2026), la più grande esposizione del Nord America del suo genere. La Biennale, gratuita e aperta al pubblico, offre mostre, conferenze, performance e proiezioni cinematografiche. Durante la visita, da non perdere l’occasione di esplorare le case in stile Prairie di Frank Lloyd Wright o di godersi una crociera fluviale per ammirare il celebre skyline della città.

Dodici stravaganti sculture di troll realizzate con materiali riciclati faranno il loro debutto negli Stati Uniti al North Carolina Arboretum di Asheville, in Carolina del Nord, dal 15 novembre 2025 al 17 febbraio 2026. Create dall’artista danese Thomas Dambo, Trolls: A Field Study invita i visitatori a esplorare i giardini e i sentieri dell’Arboreto, dove ogni troll (alto fino a nove piedi) si imbarca in un giocoso “studio” della vita umana.

Art Basel Miami Beach, una delle fiere d’arte contemporanea più influenti al mondo, trasforma Miami ogni dicembre in un centro artistico globale. L’edizione di quest’anno si preannuncia la più ambiziosa di sempre, accogliendo oltre 250 gallerie provenienti da quasi 50 Paesi e territori al Miami Beach Convention Center dal 5 al 7 dicembre 2025.

Non solo arte in senso stretto: nella regione vinicola (Santa Rosa, California), il Charles M. Schulz Museum celebra i 75 years dei celebri Peanuts con una nuova mostra che onora i personaggi amati e il loro fascino senza tempo.

A Portland, il Portland Art Museum è prossimo al completamento di una trasformazione da 111 milioni di dollari. La riapertura, prevista per la fine del 2025, vedrà l’aggiunta di nuovi spazi.

Le novità 2026

Novità sono in arrivo anche nel 2026. La Whitney Biennial torna a New York City a marzo 2026 per la sua 82a edizione, offrendo una panoramica variegata dell’arte americana contemporanea in tutte le sue forme.

Allo Smithsonian Institution di Washington D.C., gli amanti della fotografia non vorranno perdersi “Photographic Memory: Fifty Years of Photography at the National Portrait Gallery.” La mostra, che aprirà a maggio 2026, includerà più di 100 opere che evidenziano l’evoluzione della fotografia di ritratto dall’era del dagherrotipo ad oggi.

A Los Angeles il 2026 sarà un anno importante per l’arte e la cultura: il Lucas Museum of Narrative Art aprirà in un campus di 11 acri a Exposition Park, e il Los Angeles County Museum of Art (Lacma) completerà la riqualificazione del suo campus principale con l’apertura delle David Geffen Galleries, che attraversano Wilshire Boulevard. Anche Frieze Los Angeles, una delle principali fiere d’arte internazionali che celebra la vivace scena culturale di Los Angeles e i contributi globali all’arte contemporanea, tornerà dal 26 febbraio al 1° marzo 2026 presso l’aeroporto di Santa Monica.

A Boca Raton, in Florida, il Center for Arts & Innovation, la cui apertura è prevista per il 2026, fungerà da nuovo dinamico centro culturale, con spazi per spettacoli all’avanguardia, gallerie e studi progettati per ispirare la creatività e il coinvolgimento della comunità.

E a New York dovrebbe aprire nel 2026 l’Hip Hop Museum al Bronx Point, di oltre 5.000 metri quadrati, come tributo alle radici e all’impatto culturale del genere.

New York si conferma come una delle capitali mondiali dell’arte, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare collezioni di fama internazionale tutto l’anno, grazie a istituzioni storiche come il Metropolitan Museum of Art, il Museum of Modern Art e la Frick Collection, recentemente riaperta.

A Indianapolis, in Indiana, i visitatori potranno ammirare Cowboy Couture presso l’Eiteljorg Museum dal 26 marzo al 2 agosto 2026, che metterà in risalto il designer nativo dell’Indiana Jerry Lee Atwood. Conosciuto per i suoi “nudie suits” tempestati di strass, Atwood ha disegnato per rapper, produttori musicali e DJ, atleti e altre star. Al di fuori di questa mostra, l’Eiteljorg detiene una delle più grandi collezioni d’arte nativa americana e occidentale della nazione.

Santa Fe si è guadagnata il riconoscimento di “Capitale mondiale della moda indigena” con due importanti eventi che mettono in risalto i designer nativi. La Native Fashion Week Santa Fe tornerà nel 2026.

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