Il gruppo ha condotto uno studio per stilare la classifica degli ottanta best place nel mondo dove fare i nomadi digitali, basandosi appunto su una serie di caratteristiche che ogni destinazione deve avere per essere giudicata a misura di remote worker.
L’azienda spiega che attualmente si parla di 35 milioni di lavoratori nomadi e che entro il 2035 potrebbero arrivare addirittura al miliardo le persone che lavoreranno come nomadi digitali in giro per il mondo. Meglio dunque prepararsi e organizzarsi per tempo trovando il posto giusto, per dedicarsi al lavoro da un co-working lontano da casa, dalla spiaggia o da uno Starbucks.
Secondo la ricerca, inoltre, circa l’80% dei digital nomad si ferma generalmente in una località per un periodo compreso tra i 3 e i 9 mesi.
Quali sono dunque le città migliori del mondo per vivere e lavorare da nomade digitale?
La classifica è stata realizzata tenendo conto di un mix ideale tra un costo della vita adeguato, clima piacevole, ottima connettività, e qualità della vita. Attenzione dunque, non basta essere una destinazione turistica top e ricca di bellezze. Tanto che nomi blasonati come Londra o Parigi si ritrovano molto più in basso di città come Salonicco, San Josè e Goteburg.
Al primo posto della classifica svetta comunque una destinazione amata e affascinante, Lisbona. La capitale portoghese vince per la sua miscela di panorama, clima, scelta gastronomica a un buon prezzo, ed eccellenti infrastrutture, anche tecnologiche, con oltre 7mila hotspot wifi e una velocità media di banda larga di 163mbps.
Segue al secondo posto Bangkok, che si aggiudica anche il primato asiatico, e convince con la sua offerta vivace di cucina locale thailandese, in primis mercati e street food, oltre 15,000 wi-fi hotspot e una proposta di alloggi tra i più economici tra le città analizzate.
A chiudere il podio è Salonicco, mentre le altre città nella top ten sono Dallas e San Antonio negli Usa, Siviglia, Seoul, Sydney, Atene e Budapest. Non spicca purtroppo l’Italia in questa classifica, per trovare una città nostrana infatti dobbiamo scivolare fino alla trentaduesima posizione, con Roma. Milano è in posizione numero 45, mentre al 77simo posto c’è Venezia. C’è ancora da rimboccarsi le maniche dunque.
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