HI TECH

Se il tour è in Vespa elettrica: Firenze alternativa con E-Dway

L’evoluzione millennial del classico giro in Vespa da Dolce Vita va in elettrico, combinando così insieme l’anima ecologica con quella hi-tech richiesta soprattutto dai viaggiatori più giovani. È questo lo spirito di E-Dway, startup fiorentina che punta a far scoprire il territorio in modo nuovo, autonomo e a bordo di una delle icone per eccellenza, tra l’altro nata proprio in Toscana, a Pontedera.

Attraverso le vespe elettriche e l’app installata sullo smartphone in dotazione al momento del noleggio, l’azienda propone itinerari autentici, indipendenti ed eco-sostenibili.

«Abbiamo studiato e creato un’app che diventa una guida, completa di navigatore 3D, con itinerari che abbiamo studiato anche per andare a scoprire zone meno battute e offrire una proposta turistica alternativa – spiega Nadia Mangiavacchi, ceo e co-founder, insieme a Riccardo Zoppi e Eduardo Iandoli –  . Firenze è una città bellissima che offre anche tanto altro da visitare oltre alle icone e ai monumenti più celebri».

L’app propone una serie di itinerari già confezionati e suddivisi in diversi temi, History, Food and wine, Romantic, View, Shopping, ma i viaggiatori possono anche costruire percorsi personalizzati andando a scegliere le tappe e i punti di interesse preferiti dai vari itinerari pubblicati e realizzarne uno su misura. Vengono indicati tempi di percorrenza e tempi di visita. Dalla Firenze nascosta al tour di Fiesole, dai colli fiorentini al giro del Chianti, sono tante le proposte, anche per scoprire una Firenze insolita e lontana dai giri più turistici, come quella dei suoi giardini segreti: «Non solo Boboli, la città è ricca di parchi, anche pubblici, bellissimi, come il Giardino del Parnasio, che ospita anche una serra in stile Liberty di inizio Novecento, o Villa Bardini».

E-Dway propone tour in vespa elettrica ma anche in monopattino elettrico, e presto anche in e-bike. «Le città devono essere sostenibili, con un turismo che rispetti l’ambiente in cui siamo. E poi ci piace l’idea dell’autonomia. Noleggiando il mezzo elettrico si riceve l’app da cui si possono scegliere una quindicina di tour da fare in maniera indipendente. E dall’app è possibile anche trovare e acquistare esperienze extra, come la degustazione in cantina o la visita a un museo».

Ci sono percorsi giornalieri o di mezza giornata, in base alla scelta, e per ognuno sono indicati tempi di percorrenza e tempi di visita.

Ma qual è l’identikit del turista che sceglie un tour E-Dway? «Si tratta soprattutto di individuali o coppie, arrivano da Nord Europa, Benelux, Germania, ma contiamo anche francesi, spagnoli e italiani, che sono i più giovani tra i nostri clienti, sui diciannove vent’anni, la generazione di Greta Thunberg, attenti all’ambiente anche in viaggio. Gli stranieri possono arrivare anche a trenta, trentacinque anni, ma comunque il target rimane molto giovane».

La mobilità elettrica è molto importante per Firenze, «in città ci sono oltre 400 colonnine di ricarica –  e noi sull’app segnaliamo naturalmente tutte quelle adatte ai nostri mezzi, geolocalizzate sulla mappa -. Si parla anche di chiudere, in un prossimo futuro, il centro storico ai mezzi diesel e benzina oltre una certa categoria».

Il futuro, spiega ancora Mangiavacchi, potrà essere quello di avere le località interconnesse, con la possibilità di noleggiare il mezzo elettrico in una postazione e di poterlo lasciare da un’altra parte in modo regolamentato. «Rientra tra i nostri obiettivi futuri avere dei punti parking, come anche vorremmo lavorare a un’app che unisca sia la possibilità di usufruire degli itinerari che quella di attivare in autonomia il blocco e lo sblocco del mezzo».

Questo articolo rientra nella rubrica TravelUp di ViaggiOff, frutto della collaborazione con l’Associazione Startup Turismo.

Mariangela Traficante

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