ART&CULTURE

Roma tra storia e mito: alla Domus Aurea la seconda edizione di Moisai

L’immersione totale in una dimora senza tempo, che sfocia nell’arte performativa. “Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea” riprende possesso della Sala Ottagona, simbolo per eccellenza della residenza imperiale voluta da Nerone dopo l’incendio che devastò Roma nel 64 d.C. Un evento giunto alla seconda edizione, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di Pav.

Il ciclo è articolato in nove incontri in tre weekend, fino al 21 maggio, e ognuno dedicato a una delle nove Muse del mito. Ogni appuntamento è diviso in due parti. La prima è riservata alla visita guidata della Domus, accompagnate da suoni e voci di lingue antiche e moderne. La seconda è lo spettacolo, di un’ora circa, dove un artista prende per mano il visitatore e lo conduce in un viaggio suggestivo, diventando il portavoce di una Musa diversa, come se uscisse all’improvviso da uno degli angoli bui della sala, in un mix perfetto tra passato e presente.

Le statue delle Muse sono state ritrovate, in frammenti, durante gli scavi del 1958 e nuovamente esposte, dopo l’ultimo restauro della Domus Aurea. Del gruppo originario, che probabilmente le comprendeva tutte e nove, restano Tersicore, Musa della Lirica corale e della Danza, e Talia, Musa della Commedia. È sopravvissuta anche Erato, Musa della Poesia amorosa, ma a causa dello stato particolarmente frammentario non è stata esposta.

«Il Parco archeologico del Colosseo continua con successo nella sperimentazione di innovative sinergie per offrire al suo pubblico nuove forme di dialogo con il passato poesia – spiega Alfonsina Russo, direttore generale del Parco archeologico del Colosseo – Anche quest’anno l’obiettivo del ciclo di visite guidate tematiche nella reggia di Nerone, ispirate alle nove Muse, culmina in una performance artistica differente per ogni appuntamento della rassegna. Un’occasione unica per vivere un’esperienza tra passato e contemporaneo, attraverso un percorso affascinante e poetico che restituisce nuova vita alla sala Ottagona».

La sala Ottagona della Domus Aurea di Roma

Il prossimo appuntamento è previsto il secondo weekend il 12 maggio lo spettacolo Monumentum The Second Sleep – Prima parte – il solo, ideazione, coreografia, scenografia, elaborazione sonora dal vivo di Cristina Kristal Rizzo, danza di  Megumi Eda. Il 13 Miss Lala Al Circo Fernando / live music, con Marigia Maggipinto, ideazione e regia Chiara FrigoIsabella Ferrari è la protagonista dello spettacolo del 14: Le eroine, tratto da Heroides di Ovidio, pianoforte Roberto Prosseda.

Nel terzo e ultimo weekend Elena Bucci e Luigi Ceccarelli esordiranno il 19 maggio con Se resistere dipende dal cuore – ascoltando Amelia RosselliIl 20 tocca a Fabrizio Bentivoglio in Lettura Clandestinacontrabbasso Ferruccio Spinetti. Chiude il 21 Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere), regia Fabrizio Arcuri, co-regia e interpretazione di Filippo Nigro.

Emozionante e coinvolgente l’epopea omerica, alla quale ha prestato cuore e voce  la sera del 6 maggio. Abbiamo assistito di persona alla rappresentazione dell’Ira di Achille, scandita secondo il ritmo del cunto siciliano dal più grande puparo e cantastorie contemporaneo. Figlio del noto puparo Giacomo Cuticchio, Mimmo inizia l’apprendistato nel teatro di famiglia. Nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia, nel 1977 fonda l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio. Da 26 anni dirige a Palermo la prima scuola per pupari e cuntisti.

Completo nero, la spada in mano seguita come una bussola dal pubblico presente nella Sala Ottagona, Cuticchio ha riportato per un’ora tutti davanti alle mura di Troia per rivivere il passo più importante e famoso dell’Iliade, “L’Ira di Achille”: nel decimo anno di guerra il contrasto tra Agamennone e Achille porta l’eroe a ritirarsi dalla guerra, nonostante gli altri condottieri achei lo implorino di tornare in battaglia. Tornerà sui suoi passi solo alla morte del suo amico Patroclo, al quale ha concesso di usare le sue armi, per vendicarlo uccidendo il principe troiano Ettore.

Un capolavoro di bellezza e spontaneità che si sposa con lo scenario della Domus Aurea.

Fabrizio Condò

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