SumUp, la fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali, ha individuato 10 città italiane fortemente attrattive per chi desidera abbracciare uno stile di vita e lavorativo itinerante.
Cavalcando l’onda del lavoro da remoto e cogliendo le opportunità offerte dal recente decreto per i nomadi digitali, che prevede il rilascio di visto e permesso di soggiorno ai cittadini extra Ue che svolgono un’attività lavorativa “altamente qualificata” in modalità full remote, l’Italia compete con Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca e Germania tra le mete più ambite dai “lavoratori viaggiatori”.
Le località sono state individuate considerando diversi fattori chiave tra cui: qualità e costo della vita, bellezza del territorio, velocità di connessione, diffusione dei pagamenti digitali, attenzione alla comunità Lgbtqia+, sostenibilità e accessibilità per le persone disabili.
Dall’inclusività sociale alla qualità della vita, ecco quali sono le 10 città e borghi ideali per i nomadi digitali che attraversano tutto lo Stivale, da Nord a Sud.
Da anni ai primi posti delle classifiche per qualità della vita, grazie a servizi, infrastrutture, trasporti pubblici, spazi verdi, culturali e sportivi, Bolzano unisce efficienza, splendidi panorami e aria di montagna. Ma non solo: nel 2023 si è posizionata in testa alle città più cashless di Italia con +58,8% di transazioni digitali rispetto all’anno precedente, un elemento di forte attrattività per chi proviene da Paesi con valute diverse ed è abituato a pagare con carta oppure ha difficoltà a reperire contanti. La Capitale delle Alpi vanta anche uno dei tassi più alti di occupazione femminile in Italia, confermandosi destinazione ideale per le nomadi digitali di tutto il mondo.
Il capoluogo piemontese è da anni in vetta alla Top 5 delle province in Italia per velocità di connessione di rete, elemento da non sottovalutare per chi arriva a Torino attratto dalla sua combinazione di gioielli architettonici e musei (dal Museo Egizio a quello del Cinema), ma anche dalla sua fama di città dell’automobile e polo dell’innovazione italiana. Torino resta anche una delle province italiane dove conviene di più comprare e affittare casa: nel 2023 si è posizionata al secondo posto per tempi medi di vendita del residenziale e anche la richiesta di case in affitto è in aumento.
Oltre la metà dei cittadini di Parma ritiene che in città sia facile trovare un buon lavoro, ma la provincia emiliana raccoglie consensi positivi dai suoi abitanti anche per quanto riguarda il livello di sicurezza, la presenza di ottime strutture scolastiche, culturali e servizi sanitari. Senza contare la qualità dell’aria, elemento non trascurabile che va a sommarsi alla bellezza di quella che è stata eletta Città Creativa Unesco per la gastronomia in Italia e capitale della Food Valley. A Parma la tradizione convive con l’innovazione: il capoluogo emiliano, infatti, è nella Top 10 delle province più cashless di Italia.
Per chi vuole evadere dalla città, al Nord Italia tra i borghi più consigliati per i nomadi digitali c’è Camogli: affacciata sul Golfo Ligure, nota per le sue case colorate, il porticciolo e il clima mite, è una destinazione popolare non solo per i turisti, ma anche per chi intende vivere e lavorare sul mare. Oltre a offrire diversi spazi di coworking in cui incontrare altri professionisti e socializzare, Camogli ha di recente ottenuto un importante riconoscimento all’inclusività: la Bandiera Lilla che premia le iniziative svolte dai comuni per incrementare e migliorare l’accoglienza dei turisti con disabilità.
In provincia di Siena, immerso nel paesaggio della Val d’Orcia, Castiglione d’Orcia è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco. Tra le colline e i filari di cipressi, questa zona della Toscana custodisce luoghi di bellezza ed eccellenze enogastronomiche, complice anche la vicinanza di località come Montalcino e Pienza. Forte delle sue bellezze, Castiglione d’Orcia è particolarmente consigliata ai professionisti itineranti: i dintorni ospitano, infatti, numerose aziende agricole che propongono pacchetti “smart working” ai nomadi digitali, comprensivi di soggiorno, spazi per lavorare, prodotti enogastronomici a chilometro 0 ed esperienze esclusive sul territorio.
Nel cuore dell’Italia, Orvieto è una meta particolarmente ambita dai lavoratori itineranti di tutto il mondo grazie a una storia di oltre tremila anni, in cui resti etruschi e romani convivono con lo splendore medioevale e rinascimentale. Oltre alle bellezze offerte dalla città, tra cui il celebre Duomo, i dintorni regalano ottimo cibo e splendidi paesaggi: non a caso, nel 2022 Orvieto è stata inclusa nella classifica dei “best places to smartworking” e sono numerose le realtà che stanno investendo nella costruzione di spazi per lo smart working internazionale, dotati di servizi digitali e connessione internet veloce.
Arrivando a Sud, il capoluogo pugliese mostra di sapersi innovare senza perdere posizioni nella classifica della qualità della vita: l’elevata velocità di connessione internet e l’aumento di pagamenti cashless nell’ultimo anno (+60,4%), rendono Bari sempre più digitale e attraente per i nomadi digitali. Al tempo stesso, il costo della vita resta relativamente basso e nel 2024 la qualità dell’aria è risultata la migliore in assoluto in Italia, grazie anche alla vicinanza del mare. Questo mix di innovazione, vita lenta e accessibilità economica rende la città pugliese meta ideale per chi lavora da remoto.
Gli amanti dei borghi hanno di che scegliere anche a Sud: Castelnuovo Cilento si trova in provincia di Salerno, su un promontorio a 280 metri, in posizione strategica per visitare Campania, Calabria e Basilicata e godere della ricchezza paesaggistica e gastronomica di questo territorio. Il borgo, che si caratterizza per un centro storico medioevale che è un museo a cielo aperto, si distingue per essere tra le località più vivibili di Italia grazie anche a vari investimenti nelle energie rinnovabili. Negli ultimi anni sono in crescita i professionisti che, da tutto il mondo, scelgono la località campana per lavorare da remoto attirati dal crescente numero di residenze e strutture che offrono spazi multifunzionali per i digital nomad.
Passando alle Isole, ecco Catania: uno dei centri più importanti del barocco siciliano, con architetture dichiarate Patrimonio dell’Umanità Unesco. Oltre alla bellezza paesaggistica e all’arte, la città è famosa anche per la ricchezza enogastronomica e la vivace vita notturna: perfetta per i lavoratori full-remote che, oltre a scegliere tra i numerosi spazi di coworking presenti in città, la sera possono svagarsi tra i locali del cosiddetto “Quadrato d’Oro”, la zona compresa tra Piazza del Duomo, Piazza Teatro Massimo e Piazza Università.
Tra belle spiagge, alture, flora e fauna, Cagliari può contare su una posizione strategica che permette di raggiungere facilmente anche altre località di grande fascino in Sardegna – da Barumini a Costa Rei – rendendola meta ricercata dai nomadi digitali che sono alla ricerca di mare, relax e tempo libero all’aria aperta. Soprattutto considerando che Cagliari è nella Top 10 delle città migliori d’Italia per benessere climatico e costo della vita, più contenuto rispetto ad altre località marittime altrettanto belle.
«L’entrata in vigore del decreto rappresenta un’importante opportunità per l’Italia. Il nostro Paese, ricco di cultura, bellezza e possibilità, ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione privilegiata per i lavoratori da remoto di tutto il mondo – commenta Umberto Zola, growth marketing lead di SumUp -. Flessibilità, stile di vita attivo e fiducia nella tecnologia sono le caratteristiche che accomunano i nomadi digitali, in genere persone under 40 che svolgono professioni legate al mondo della consulenza, del marketing o della comunicazione, che non richiedono presenza fissa in ufficio. Avere una connessione internet veloce ed efficiente è fondamentale, ma non basta: per attrarre talenti internazionali è necessario mettere a disposizione spazi adatti al lavoro da remoto, creare occasioni di scambio e legame con il territorio, costruire una città accessibile e accogliente per tutte le diversità. La digitalizzazione dei servizi, in particolare, rappresenta un’attrattiva importante. Nel settore dei pagamenti, per esempio, contribuisce a determinare il grado di inclusione economica di una città, facilitando l’accesso ai servizi finanziari».
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