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Nelle stanze del futurismo: Casa Balla apre a Roma

Un caleidoscopio di forme, colori e sperimentazioni: la casa romana in cui Giacomo Balla visse e lavorò dal 1929 fino alla morte avvenuta nel 1958 è più di un’abitazione, è un viaggio nell’anima futurista, e oggi apre al pubblico degli appassionati.

Per la prima volta, infatti, l’abitazione in cui il grande artista visse con la famiglia si svela ai visitatori, e lo fa insieme a un’importante mostra tematica che viene ospitata nella galleria 5 del Maxxi, museo che insieme alla Soprintendenza Speciale di Roma si è occupato dei lavori per la riapertura di questo tesoro romano.

Giacomo Balla si trasferisce con la famiglia in quest’abitazione nel giugno 1929. Siamo al civico 39B di via Oslavia, nel quartiere Della Vittoria, tra Prati e il Flaminio. L’artista è con la moglie Elisa Marcucci e le loro due figlie Luce ed Elica, che diventeranno pittrici e questa sarà la casa della vita, nonché laboratorio di sperimentazione. Vi si sono create e collezionate pareti e porte dipinte, oggetti di ogni tipo, abiti disegnati e realizzati in casa, e naturalmente tanti quadri e sculture. Una casa dunque, ma anche quasi un’officina, un atelier di creazione sul campo, in una girandola di forme e colori e in una messa in pratica di quel manifesto della “Ricostruzione futurista dell’universo”, firmato da
Giacomo Balla e Fortunato Depero nel 1915.

Era dagli anni Novanta che questo scrigno di arte e di vita non apriva le sue porte, chiuse dalla scomparsa delle figlie di Giacomo. Casa Balla è stata dichiarata di interesse culturale dal ministero della Cultura nel 2004, e da allora ha subito diversi interventi di recupero, fino alla riapertura odierna, curata dal Maxxi e dalla  Soprintendenza Speciale di Roma.

Casa Balla si può visitare solo con l’acquisto congiunto di un biglietto del Maxxi, per avere accesso anche alla mostra che il museo ha dedicato all’artista futurista. Visite dal 25 giugno al 21 novembre 2021, dal venerdì alla domenica, per tutta la durata della mostra e secondo gli orari di prenotazione, i visitatori saranno
accompagnati all’interno di Casa Balla da un’educatrice museale del Maxxi.

E proprio al Maxxi in questi stessi mesi saranno esposte sia opere in prestito dalla casa dell’artista sia produzioni inedite affidate per l’occasione ad artisti e creativi internazionali, come Bêka & Louise Lemoine, Carlo Benvenuto, Alex Cecchetti, Emiliano Maggi, Leonardo Sonnoli, Space Popular e Cassina con Patricia Urquiola, che si sono ispirati proprio a Casa Balla e alla fucina futurista che è stata.

 

Redazione

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