Triangolo perché si tratta di tre destinazioni simbolo da visitare lungo un percorso nella vita pubblica e privata del grande ed eccentrico artista.
Siamo in Catalogna, per la precisione lungo la Costa Brava di Girona, la zona che va da Blanes fino a Portbou. Qui tra spiagge e borghi di pescatori si possono ripercorrere le orme del genio del surrealismo.
Si parte, ovviamente, da Figueres, dove Salvador Dalì è nato e morto: qui sorge il Teatro-Museo Dalì con una facciata di grande effetto ed una serie di ambienti che ospitano le opere più rappresentative del genio del surrealismo, dove rivivere la sua esperienza artistica dagli esordi fino alle ultime creazioni. Con una guida ben preparata si possono poi ripercorrere i luoghi-simbolo di come la sua casa natale, la Chiesa di San Pere e il caratteristico Hotel Duran.
La tappa successiva è Cadaqués per poter raggiungere a Portlligat la casa dove Dalì ha vissuto per più di 50 anni: una abitazione labirintica che ha ospitato il maestro e sua moglie Gala, la musa dell’artista.
Il tour daliniano si conclude a Pùbol, con la visita accurata del Castello Gala Dalì, vale a dire l’ultimo ‘atelier’ del genio, che ospita il monumento funebre per la sua musa Gala. Il castello, di origine medievale, fu investito dalla creatività di Dalì che lo rinnovò inserendo anche spazi nuovi. Qui si possono visitare luoghi come la sala del piano o l’antica cucina trasformata in bagno.
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