ANOTHER ITALY

Nasce Sentiero Calabria, trekking nella macchia mediterranea

Altopiani e vette scoscese, montagne aspre e selvagge, colori e profumi della macchia mediterranea: questo e molto altro è Sentiero Calabria, un nuovo cammino che si snoda attraverso diversi parchi e meraviglie naturalistiche della regione.

Continua a crescere dunque la mappatura dell’Italia green e da scoprire a passo slow e che raccontiamo anche nella nostra rubrica #InCammino in collaborazione con le guide Aigae.

Il percorso ecosostenibile è stato presentato  a Verona al Salone Mondiale del Turismo nei Siti e Città Unesco. Il sentiero coinvolge  i parchi di Aspromonte, Sila, Pollino e riserva delle Serre, oltre ad altre località della “punta dello stivale” dove si possono esplorare grotte preistoriche, necropoli, santuari, antichi monasteri, gustare prodotti di eccellenza e sperimentare l’accoglienza del territorio.

Si tratta di un percorso accessibile a tutti e dedicato a sportivi, amanti del trekking e della natura: 654 km divisi in 34 tappe, che per la prima volta nella storia uniscono ufficialmente i Parchi Nazionali dell’Aspromonte, della Sila, del Pollino e il Parco Regionale delle Serre. Il progetto, realizzato dalla Regione Calabria con gli Enti dei quattro Parchi Nazionali, punta alla promozione di una tipologia di turismo: ecosostenibile, rispettoso del territorio e accessibile a tutti.

Un bosco lungo il Sentiero Calabria

Il lungo percorso è un vero e proprio ‘trekking esperienziale: appena superato il confine con la Basilicata, il Parco del Pollino alterna monti come il Dolcedorme, pini abbarbicati sui costoni, e ancora l’altipiano d’ Orsomarso; luoghi speciali per la religiosità popolare come il Santuario della Madonna del Pettoruto e il Chiostro di San Bernardino. Nella Sila si possono ammirare il lago di Arvo e l’arboreto di Sbanditi con i suoi alberi monumentali.

Nella riserva delle Serre, ricca di sorgenti e miniere, spiccano la Certosa di San Bruno  e la fonderia borbonica, prima di riprendere la strada verso il più selvaggio Aspromonte, per esplorare la valle delle grandi pietre, con i suoi monoliti, e Montalto. Da questa vetta la statua del Redentore guarda verso Reggio Calabria.

Andrea Lovelock

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