Il polo è il più importante accesso al parco del torrente Stirone, ospitando e riunendo, in una forma moderna, tecnologicamente avanzata e accattivante, i contenuti di due precedenti musei: il museo Mare Antico allestito precedentemente al palazzo dei Congressi di Salsomaggiore, e il Museo Naturalistico del Parco dello Stirone prima presente a Scipione Ponte.
Il nuovo museo è composto di due sezioni: quella Geopaleontologica, ospitata nel nuovo e moderno edificio realizzato dal Comune di Salsomaggiore, conserva uno dei più ricchi e scientificamente interessanti patrimoni paleontologici recuperati nel Bacino Padano.
La ricchezza di questo patrimonio e l’unicità del torrente Stirone come vero e proprio “Museo all’aperto” hanno portato, nel 1988, all’istituzione del Parco Fluviale Regionale dello Stirone. La visita al Museo permette dunque di scoprire i processi evolutivi che hanno portato alla nascita del Bacino Padano e ne hanno governato l’evoluzione tra il Miocene Medio (circa 14 milioni di anni fa) e il Pleistocene Medio (500 mila anni fa), proiettando il visitatore in un mondo lontano, quando il “mare antico” copriva le nostre terre.
Una grafica tradotta anche in lingua inglese, illustra fasi e ritrovamenti, mentre una postazione video interattiva a parete consente di “viaggiare” nelle ere geologiche.
Il percorso prosegue con la sezione dedicata alla biodiversità perduta, dove spicca, per completezza ed interesse scientifico, l’unico esemplare al mondo della balenottera “Plesiobalaenoptera quarantellii” recuperata nel 1985 quando l’erosione del torrente Stirone portò alla luce questo scheletro quasi integro risalente all’inizio del Tortoniano (10-11 milioni di anni fa).
Molto suggestiva la “sala immersiva” che proietta il visitatore nell’atmosfera silenziosa ed avvolgente del mondo sottomarino: in essa è conservato lo scheletro della balenottera “Matilde”, tra le cui vertebre sono stati ritrovati i denti di uno squalo.
Un’altra postazione interattiva conduce ai tempi più recenti e racconta della “biodiversità marina di ieri e di oggi” grazie ad un monitor touchscreen l’utente può scegliere diversi approfondimenti, attivando l’illuminazione di un reperto in una teca ed un videoracconto a parete.
La storia delle terra continua nel percorso espositivo e dove il “ritiro” delle acque marine porta alla nascita della Pianura Padana e all’arrivo all’uomo: alcuni reperti della presenza dell’uomo in queste terre ci portano ai giorni nostri e ci raccontano come una delle più grandi ricchezze di Salsomaggiore, le acque saline termali, scaturiscano proprio da quel antico mare padano che oggi è sotto i nostri piedi.
•Pochi metri dividono il nuovo edificio dalla Sezione Biologica del Museo, allestita dall’Ente Parchi nella ex stalla della casa colonica del podere. Una sezione dedicata al “tempo attuale” consente di capire e apprezzare come la storia più remota di questi luoghi abbia plasmato anche l’ambiente di oggi, con i suoi delicati habitat fluviali, determinandone la grande ricchezza in termini di biodiversità. Diorami naturalistici, pannelli illustrati ed exhibit ci portano alla scoperta della ricchezza di varietà biologica che caratterizza oggi il Parco ed a capirne le esigenze di tutela e conservazione.
Il Museo è gestito dalla start-up Around Srls che ne cura le modalità di fruizione e accesso al pubblico e le attività didattiche. Per l’anno 2020, nel rispetto delle linee guida anti Covid, i tour guidati al MuMAB potranno essere svolti da un massimo di 15 persone che verranno accolte esclusivamente su prenotazione.
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