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Modernismo catalano, non solo Gaudì: tour sulle tracce di Domènech i Montaner

Quando si pensa alle grandi opere del Modernismo di Barcellona è subito Antoni Gaudì a venire in mente. L’architetto della Sagrada Familia e di tanti altri luoghi celebri della città è senza dubbio il più famoso, ma non l’unico artista di questa corrente così riconoscibile e amata.

Quest’anno si celebra il centenario dalla morte di uno degli artisti più geniali del Modernismo Catalano, Lluís Domènech i Montaner che, insieme a Gaudí contribuì a creare la Catalogna modernista che ben conosciamo oggi e che si esprime in numerosi e affascinanti edifici sparsi nella regione spagnola.

Il suo lascito artistico infatti non si limita a Barcellona, ma si può ammirare anche in altre località che vale la pena inserire in un tour modernista, come Canet de Mar, la Costa di Barcellona e Reus.

Lluís Domènech i Montaner, nato a Barcellona nel 1850, fu un celebre architetto catalano, meno noto di Antoni Gaudí a livello internazionale, ma certamente di riferimento per gli addetti ai lavori, avendo dato vita al Modernismo Catalano che, sviluppatosi a cavallo tra Ottocento e Novecento, ha attraversato tutta l’Europa – assumendo nomi diversi a seconda del Paese e raggiungendo il proprio culmine nell’architettura, caratterizzata dall’ispirazione alla natura e alle forme organiche e per l’uso della linea curva e dell’asimmetria.

Grazie ad Antoni Gaudí, Lluís Domènech i Montaner e anche a Josep Puig i Cadafalch questa corrente architettonica ha contribuito alla trasformazione di Barcellona, arricchendo la città di opere, colore, esuberanza decorativa, linee ondulate e sinuose

Il tour del Modernismo a Barcellona

Il modo migliore per apprezzare a Barcellona le opere di questa corrente (che vanta il maggior numero di edifici modernisti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco – in totale 9, sette dei quali sono opera di Antoni Gaudí) è quella di percorrere la Ruta del Modernismo, contrassegnata da una mattonella rossa rotonda con rappresentato ‘el panot de flor’, detto anche “fiore di Barcellona” o “rosa di Barcellona” . Sono 120 le opere sparse in tutta la città.

Quando si pensa all’architettura catalana, e in particolare modo a quella di Barcellona, le prime opere che vengono in mente sono sicuramente la Sagrada Familia, la Casa Batlló, La Pedrera o il Park Güell, capolavori di Antoni Gaudí.

Altrettanto degne di nota e di ammirazione sono le opere di Lluís Domènech i Montaner. Tra gli edifici da lui progettati da non perdere sono il Palau de la Música Catalana e il Recinte Modernista de Sant Pau, entrambi Patrimonio Unesco dal 1997. Il Palau de la Musica colpisce con la sua facciata, animata da una moltitudine di colori, decorazioni e stravaganza.. L’interno mostra ambienti decorati e studiati nei minimi dettagli, come la sala concerti con ampie vetrate e un lucernaio centrale a goccia che ospita spesso esibizioni musicali classiche, sinfoniche e corali. Da vedere anche la Sala Prove dell’Orfeó Català (società corale catalana che commissionò i lavori del Palau e che ancora oggi ha sede al suo interno) con un arco semi-circolare di poltrone caratterizzato da vetrate e decorazioni tipiche del modernismo catalano e la Sala Lluís Millet, con grandi finestre di vetri colorati e alta ben due piani.

Il Recinte Modernista de Sant Pau è il complesso modernista più grande al mondo, una città nella città con 12 strutture immerse nel verde. Costruito tra il 1902 e il 1930, fu sede dell’Hospital de la Santa Creu i Sant Pau: oggi è possibile visitare i suoi padiglioni – che dall’esterno colpiscono per le loro forme eclettiche, i mattoni rossi, le ampie vetrate e le decorazioni in ceramica colorata – i giardini e le sale, a cominciare dalla Sala Ipostila, in origine destinata al servizio di emergenza.

Alcune altre opere di Montaner da ammirare passeggiando anche in zone meno conosciute di Barcellona sono il Castell dels Tres Dragons, il caffè-ristorante costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1888 (oggi sede del Museo di Zoologia), l’Editorial Montaner i Simón, commissionato all’architetto da una casa editrice e oggi sede della Fondazione Antoni Tàpies e Casa Lleó Morera, edificio che fa parte della cosiddetta Manzana de la Discordia – in Passeig de Gràcia – insieme a Casa Batlló (progettata da Gaudí) e Casa Amatller (progettata da Puig i Cadafalch).

Canet de Mar

Lasciata Barcellona, il tour sulle tracce del Modernismo Catalano può proseguire a Canet de Mar, paese della famiglia materna di Montaner dove si nota la mano dell’artista in molti edifici. Da visitare l’Ateneu de Canet, primo edificio realizzato da Domènech i Montaner in questa cittadina, oggi sede della Biblioteca Comunale dove si possono osservare diversi elementi del progetto originale come le facciate, la torre, il rosone e il caratteristico balcone curvilineo, Casa Roura, edificio ispirato allo stile olandese che si distingue per l’uso di mattoni a vista e per una torre circolare sulla facciata principale che fungeva da belvedere e, fiore all’occhiello, Casa Domènech-Masia Rocosa, sede della Casa Museo dedicata all’artista formata da due edifici, la fattoria Can Rocosa e la Casa Domènech. La prima risale al XVI secolo ed è appartenuta alla famiglia di Maria Roura, moglie dell’architetto, mentre la Casa Domènech era la residenza estiva della sua famiglia.

Reus

Anche la cittadina di Reus, conosciuta per essere la patria del Vermut, è un luogo molto interessante per scoprire alcuni degli edifici più affascinanti di Domènech i Montaner, a cominciare da Casa Navàs che rappresenta nella sua totalità il modernismo dell’artista, dalla facciata alle vetrate, fino ai mobili, l’Institut Pere Mata – un tempo sede di un ospedale psichiatrico, con il “Pavelló dels Distingits” (Padiglione degli Illustri), Casa Rull, costruita con mattoni a vista, un’innovazione per l’epoca, dove i motivi decorativi della facciata principale sono realizzati in pietra di ispirazione medievale e rappresentanti motivi vegetali e Casa Gasull, commissionata all’architetto dal commerciante di petrolio di Reus, Fèlix Gasull.

Redazione

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