Si chiama “L’Italia a casa nostra” il maxi murales appena inaugurato a Maracaibo, in Venezuela, e non ha solo la particolarità di immortalare tre simboli della storia e dell’arte italiana, ma anche quella di farlo in maniera ecologica.
Il murales campeggia e dà il benvenuto a chi arriva alla Casa d’Italia, centro sportivo, culturale e di aggregazione che sorge nella città costiera venezuelana, ed è realizzar interamente in tappi di plastica riciclati. A crearlo è stato un giovane artista venezuelano che in queste opere si è specializzato, per dare un messaggio e una visione ecologica alla sua arte. Si chiama Oscar Olivares, e nella capitale Caracas ha già realizzato con i tappi di plastica un enorme murale nel quartiere di El Hatillo, lungo 45 metri, e alto 7, che si ispira ai colori e ai dipinti di Van Gogh.
Nessun pennello in questo caso, come anche nella nuova opera “italiana”, né bombolette o vernici tipiche degli street artist. Solo tappi in plastica, per riciclare certo ma anche per richiamare la sensibilità del pubblico sui temi legati alla salvaguardia del Pianeta.
Ed è stato lo stesso artista a presentare sui social la sua nuova creazione che rende omaggio all’Italia e al Rinascimento. Il murales è il più alto del mondo costruito con tappi, è alto 8 metri e largo 20 e raffigura il Colosseo e due opere immortali di quello che il giovane Olivares considera uno dei suoi grandi maestri, Michelangelo. Ecco quindi che accanto all’anfiteatro romano campeggiano da una parte il volto della Madonna raffigurata nella Pietà e dall’altra quello del David. Realizzato in soli 17 giorni di lavoro, per il murales sono stati impiegati oltre 180.000 tappi.
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