ART&CULTURE

Mann, la mostra “El último gladiator” a Barcellona tra storia e metaverso

Da Napoli a Barcellona si seguono le tracce dell’ultimo gladiatore, tra storia antica e Metaverso, grazie a un progetto internazionale in arrivo.

Si inaugura il 31 maggio a Barcellona, presso il Museo Marítim, “Pompeya, el último gladiator“, progetto espositivo internazionale di promozione e divulgazione del patrimonio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Mann, e in particolare quello dei suoi depositi in cui sono conservati migliaia di reperti dalle città vesuviane.

Centocinquanta i pezzi in mostra: affreschi, sculture, armi, suppellettili che rimandano al mondo dei gladiatori, al teatro e, più in generale, al tempo libero nel mondo romano.

Per il visitatore sarà un viaggio ideale nella Pompei di duemila anni fa, una esperienza immersiva che consentirà di conoscere la vita quotidiana dei suoi abitanti, compresa l’affascinante storia dei gladiatori, fino a rivivere la tragica eruzione del Vesuvio del 79.d.C. La ricostruzione si atterrà a fonti rigorose, mettendo a frutto la creatività contemporanea. L’iniziativa è organizzata da Dalì Universe e Phantasya, sotto la direzione artistica di Roberto Panté, in collaborazione con il Mann.

Il direttore del Mann Paolo Giulierini, in occasione della mostra a Barcellona, sottolinea che «Se i legami con la Spagna di Napoli e del Mann sono plurisecolari, numerose sono le iniziative sviluppate anche in tempi recenti». Nell’anno del cinquantenario della morte di Picasso il Mann ospita una mostra (unica italiana inserita nel calendario ufficiale franco-spagnolo delle celebrazioni) che ricorda la visita del geniale artista al museo napoletano e a Pompei nel 1917 (“Picasso e l’antico“, al Mann fino al 28 agosto). La visione del Toro Farnese ha contribuito infatti, insieme alla passione per la corrida, a generare il filone del Minotauro. «Gladiatori, venationes  – cacce anche con tori, per molti antesignane delle corride – ed elmi pompeiani ci ricordano quanto il Mediterraneo sia legato a queste ancestrali passioni e, allo stesso tempo, mettono al centro quegli uomini, che oggi consideriamo più come vittime che come eroi delle folle»,  spiega Giulierini.

«Il progetto – spiega Roberto Panté, direttore artistico di Dalì Universe e fondatore di Phantasya – è molto articolato: la narrazione del gladiatore farà da filo conduttore, ma partendo da via dell’Abbondanza sarà spiegata la vita quotidiana, dai fast food di duemila anni fa alle palestre, dalle necropoli alle terme. Ed avremo inoltre il più grande spazio di metaverso mai realizzato, 400 metri quadri in cui faremo rivivere gli ultimi istanti della città sepolta. Con il nostro gruppo scriviamo delle vere e proprie sceneggiature quando realizziamo le mostre, come se fossero film».

Redazione

Recent Posts

Le quattro stagioni dei viaggi: <br>un 2026 fuori dai soliti giri

Idee di viaggio per ogni stagione fuori dai sentieri battuti, seguendo i consigli degli esperti…

2 ore ago

Quando la generosità è un must: la topten dei Paesi più accoglienti

Tra la fine di un anno e il principio di quello successivo si moltiplicano le…

2 ore ago

Dai fiamminghi all’Ai: a Bruges apre l’open house dell’arte “Brusk”

Il 2026 segna l’inizio di una nuova era culturale per Bruges con l’apertura di Brusk:…

21 ore ago

Piccoli rituali di viaggio: quanto sono scaramantici gli italiani

Il viaggio, per molti, non si misura soltanto in chilometri percorsi e piatti tradizionali assaggiati,…

21 ore ago

Grandi eventi & green: quattro motivi (più uno) per scoprire l’Ungheria nel 2026

Destinazione Ungheria: per chi sta già progettando le vacanze del nuovo anno, il Paese svela…

2 giorni ago

La “mejo” Roma si visita con la Mappa delle Connessioni Lente

Esiste un nuovo modo di attraversare Roma e il Lazio: più lento, più attento, più…

2 giorni ago