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Lo Yucatan più autentico è nei tre nuovi “pueblos magicos” messicani

I “Pueblos Mágicos” del Messico sono noti non soltanto per la loro bellezza, ma per essere dei luoghi carichi di simboli, leggende e storie, nonché scenari di avvenimenti trascendenti, che mostrano al mondo parte dell’identità nazionale.

E da oggi altri tre villaggi si sono aggiunti alla lista, e si trovano nello Yucatan. Tekax, Espita e Motul hanno appena ricevuto la nomina di “Pueblos Mágicos” (borghi magici) da parte del Ministero del Turismo del Messico, aggiungendosi alle altre 4 località dello Yucatán, che vantano questa nomina: Valladolid Sisal, Izamal e Maní.

Tekax è il luogo ideale per coloro che cercano l’avventura, con percorsi da poter fare in quad, le sue grotte, note come “Grutas Chocantes”, la possibilità di campeggiare a Kalmankal e di visitare il Parco Ecoturistico di Sartenejas facendo arrampicate o lanciandosi con la teleferica, tutte attività che renderanno il soggiorno in questo luogo un’esperienza fuori dal comune. Inoltre, fra le strade di Tekax, si può anche trovare molta storia ed arte, anche contemporanea, come i suoi murales, perfetti da immortalare in foto.

Se invece quello che si cerca è un posto per deliziare il palato, ecco un altro pueblo magico dello Yucatan: Espita, per gli amanti del buon cibo e dei sapori ancestrali. Qui si può visitare il pittoresco mercato “Juan José Méndez”, luogo emblematico della cittadina, inaugurato nel 1906 e che a tutt’oggi offre piatti yucatechi, preparati da cuoche tradizionali della regione: salbutes, panuchos, cochinita pibil e il kots’ob, parte dell’ offerta gastronomica tradizionale di Espita.

Anche Motul, il terzo “nuovo” borgo magico dello Yucatan, un posto che conta tra i suoi piatti tradizionali le uova huevos motuleños, create negli anni ‘20 dal signor Jorge Siqueff, per il presidente Felipe Carrillo Puerto. Sebbene la gastronomia sia uno dei fiori all’occhiello di questo luogo, gli amanti della natura potranno visitare il cenote Sambulá dove oggi ha sede il Museo Storico Motul, dove attraverso pannelli informativi, dipinti e rappresentazioni tridimensionali, si può conoscere la storia della città, in un excursus che va dalle sue origini in epoca preispanica fino ai giorni nostri.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa.
Francesco Poletti

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