ART&CULTURE

L’Irlanda delle Blasket Islands: alla scoperta del selvaggio ovest gaelico

È un’Irlanda selvaggia e da scoprire quella delle Blasket Islands, nell’ovest dell’isola di smeraldo tra panorami, cultura e spirito gaelico, una delle destinazioni da mettere in lista per i viaggi del 2023.

Qui infatti si trova il Blasket Centre, interamente rinnovato, in uno dei punti più panoramici della Contea di Kerry, all’estremità della lingua di terra più a ovest dell’isola, lungo un tratto della Wild Atlantic Way. L’aeroporto più vicino è quello di Cork e i può fare tappa qui dopo l’esplorazione dell’itinerario del Ring of Kerry.

Dal promontorio su cui sorge la vista spazia dal punto più occidentale della penisola di Dingle all’arcipelago da cui prende il nome. Conosciuto come Ionad an Bhlascaoid in lingua gaelica, il centro celebra la letteratura, la cultura e la comunità delle Blasket, un gruppo di sei isole situate al largo della contea di Kerry, importantissime per il patrimonio socio-culturale gaelico. Situato, infatti, nel cuore della cultura Gaeltacht (area di lingua gaelica), il  centro rende onore alla comunità che fino al 1953 abitò le Blasket Islands, ne descrive la durezza e la bellezza del contesto e dello stile di vita e ne evidenzia la lingua e la cultura, compresa l’eredità letteraria che ha lasciato.

Qui, una serie di mostre, esposizioni interattive, manufatti, presentazioni audiovisive e opere d’arte raccontano la vita del luogo, la pesca legata alla sussistenza, l’agricoltura eroica, le particolari pratiche legate al lavoro e ai trasporti, le attività domestiche, le caratteristiche delle abitazioni e l’intrattenimento, che, nonostante la fatica di tutti i giorni, era un elemento importante e ben presente.

E tra gli elementi di novità c’è il punto di osservazione, ricavato sulla scogliera, che permette di godere scorci affascinanti della Wild Atlantic Way. Gratuito e accessibile alle persone di tutte le età e abilità, può diventare un punto di riferimento per chi sta percorrendo questo itinerario, consentendo di rallentare, fermarsi e ammirare in sicurezza il panorama.

Un’ultima doverosa nota: l’Isola  di Great Blasket può essere visitata nei mesi estivi, così come il suo villaggio abbandonato: la comunità isolana, scesa a 22 persone nel 1953, su richiesta del governo venne fatta trasferire sulla terraferma per poter disporre delle condizioni per prestare assistenza in caso di bisogno.

Andrea Lovelock

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