Engadin St. Moritz offre ai propri ospiti di addentrarsi nell’olimpo invernale del Corviglia vivendo nuove emozionanti esperienze digitali di realtà aumentata direttamente sul campo. Basta scaricare sul cellulare l’app Winterolymp e recarsi nelle postazioni AR, per dare vita alle animate e straordinarie storie, di successi e di talenti, che hanno reso St. Moritz l’affermata destinazione turistica invernale di oggi e nome indiscusso dello sci agonistico nel mondo.
Le modalità sono molto semplici: basta scaricare l’app Winterolymp, registrarsi a una delle quattro posizioni con lo smartphone, seguire le istruzioni, scansionare l’immagine con l’app fino a quando non prende vita e con unb clic seguire le storie raccontate.
La prima esperienza di realtà aumentata comincia alla stazione a valle St. Moritz Dorf: trovando e scansionando un’immagine che mostra una scena dei primi giorni del turismo invernale a St. Moritz, si può incontrare personalmente il pioniere Johannes Badrutt, iniziatore del turismo invernale nel 1856, e sentire il suo racconto.
Presso la stazione Chantarella si rivivono le Olimpiadi invernali del 1948, e le avventure di alcuni dei vincitori più importanti dell’epoca prendono vita non appena si punta lo smartphone sulle loro immagini sul muro. Stiamo parlando di: Hedy Schlunegger, la prima donna a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi; Henri Oreiller, l’atleta di maggior successo ai giochi dell’epoca e Edy Reinalter, campione olimpico di slalom a St. Moritz.
Durante una pausa nel moderno hot spot alpino, nei quattro bar alla stazione a monte del Corviglia, se si scansiona uno degli speciali sottobicchieri della birra, si materializzano in 3D sul tavolo le storie dei Campionati mondiali di sci 2017 con interessanti scoperte sulle medaglie svizzere e i campioni del mondo svizzeri e internazionali, come Marcel Hirscher, l’atleta di maggior successo in Coppa del Mondo.
La quarta e ultima postazione AR è sulla cima di Piz Nair dove l’attenzione è rivolta al famoso stambecco di bronzo fuori dalla stazione a monte. Scannerizzando lo stambecco con l’app, il “Guardiano dei Grigioni” prende vita e racconta la sua storia, dall’artista Rosmarie Grieder che l’ha creato al difficile viaggio fino a Piz Nair e molto altro sulla splendida vista che da 60 anni ha dinanzi agli occhi.
E ancora sui ghiacciai Diavolezza, Morteratsch e Pers si incontrano al cospetto del Bernina, tutti possono trasformarsi in sciatori provetti, alpinisti o freeriders ed esplorare questo scenario alpino da favola con gli occhiali Virtual Reality. La realtà virtuale in cui si viene catapultati, a 2.978 m s.l.m., regala 6,5 minuti di straordinari panorami alpini, pura emozione e tanta adrenalina, il tutto comodamente seduti su una poltrona girevole in una sala della Berghaus Diavolezza.
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