Per gli appassionati del genere, uno dei luoghi dove poter sperimentare sulla propria pelle la vera arte del tatuaggio è la Thailandia, dove non a caso anche la star del cinema Angiolina Jolie si è sottoposta a due tatoo a opera del maestro di questa antica arte, Luang Pi Nuun, che ha “decorato” inoltre il corpo del calciatore Fabio Cannavaro.
Uno dei templi più ricercati per il tatuaggio Thai – che è quasi sempre opera di monaci o bramini – è il Wat Bang Phra, a un’ora da Bangkok, dove ci si deve lasciar “leggere l’anima” dal monaco che poi provvederà a realizzare il tatuaggio più adatto.
Solitamente, rispetto alle tecniche d’oggi, il tatuaggio Thai viene eseguito con una bacchetta di bambù – Sak Mai – con degli aghi alle estremità per favorire un delicato scorrere della punta. Va subito detto che si tratta di una tecnica non certo indolore, ma la magia del luogo e l’atmosfera in cui viene eseguito il tatuaggio, rende questo rito sopportabile.
Come tradizione Thai a conclusione dell’applicazione, ogni tatuaggio viene benedetto con un sigillo d’oro e non esiste una tariffa, né tantomeno un pagamento in denaro, bensì un’offerta di oggetti, fiori e una piccola cifra-simbolo in bath.
Tra le varietà di tatuaggi Thai maggiormente applicati vi è La Corona che identificaa la fortuna, e ancora Le Cinque Linee che simboleggiano il successo, oppure il tradizionale Corpo del Buddha, tra i più applicati, che illumina il percorso della vita e indica la strada migliore da intraprendere.
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