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La vacanza blu diventa green: così il viaggio in barca è sostenibile

Anche vacanza in barca vuol dire stretto contatto con la natura, il che significa anche turismo sostenibile e innanzitutto rispetto del mare e del suo ecosistema. Ne parliamo nella rubrica #FuoriRotta.

Ci ha pensato Sailogy, la piattaforma online per il noleggio di barche, a fornire qualche consiglio per un viaggio in barca che sia prima di tutto rispettoso dell’ambiente.

Si può cominciare scegliendo una barca a vela o un catamarano, per sfruttare soprattutto la forza del vento per navigare, riducendo l’utilizzo del motore e dei carburanti. Oltre al fatto che navigare con la spinta del vento permette un legame più profondo con i ritmi della natura e regala un po’ di avventura in più.

Altro accorgimento per rispettare il mare è l’utilizzo creme solari e prodotti per la detergenza della persona certificati ecobio. Ci sono doccia-shampoo studiati appositamente per i viaggi in barca a vela, e per essere utilizzati anche con l’acqua salata.

Un tema noto è quello di plastiche e microplastiche rilasciate in acqua, che danneggiano l’ambiente e mettono a repentaglio la vita di numerose specie marine che ingeriscono involucri di plastica, o vi si imbattono senza riuscire a liberarsi.

È bene in barca preferire le bottiglie termiche in metallo a quelle di plastica. Fondamentale è un corretto utilizzo della raccolta differenziata, predisponendo contenitori atti a raccogliere i diversi tipi di rifiuti a bordo, per smaltirli negli appositi siti una volta attraccati al porto.

Infine, ci si può munire di borse per la spesa in fibre naturali, ecologiche e pratiche da riporre dopo l’uso.

Regola fondamentale del turismo ecosostenibile è poi la spesa a km0, con prodotti freschi e di stagione quando ci si ferma in porto; per sostenere i produttori locali, rifornire la dispensa di prodotti genuini e alimentare un circolo virtuoso a favore del territorio.

Claudia Ceci

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