Stanno diventando sempre più numerosi i borghi e le cittadine che si “colorano” grazie all’arte urbana e la rendono un elemento di rinascita o comunque di nuova attrazione turistica. Tra questi ecco Riparbella: a pochi chilometri dal mare e da centri simbolo dell’antica civiltà degli Etruschi, in provincia di Pisa, ha visto nascere il progetto festival La Collina della Fiabe, voluto e promosso dal Comune e realizzato grazie a Start Attitude e al curatore Gian Guido Grassi. In questo modo l’intera cittadina si è trasformata in museo a cielo aperto.
Dopo settimane di ascolto del territorio e incontri con gli artisti, il borgo mostra oggi il suo nuovo volto. Sei i murales di grandi dimensioni, dipinti da altrettanti protagonisti dell’arte urbana a livello internazionale, che si vanno ad aggiungere a due opere realizzate in precedenza (“La Gioia” in Via di Piazzetta-Piazza della Madonna e “Universo Riparbella” in via della Noce).
Piazza Baldasserini vede la collaborazione di Zosen Bandido e Mina Hamada. Zosen Bandito, nato a Buenos Aires da madre spagnola e padre argentino, è noto per i colori al neon e con cui rappresenta personaggi fantastici e figure geometriche di ispirazione Maya; Mina Hamada, di origini giapponesi, è nata negli Usa e cresciuta a Tokyo. In Spagna l’incontro con Zosen, con cui fonde forme astratte e organiche insieme a un’iconografia che ci riporta al linguaggio dei manga. In piazza Borgo di Sotto un edificio rinasce grazie alle creature sognanti di Zed1, al secolo
Marco Burresi, conosciuto per i murales raffiguranti umani con la testa a forma di uovo e curiosi personaggi immaginari, che ricoprono i muri di tutto il mondo, da Amsterdam a New York. Qui racconterà la storia di Riparbella che fu. In piazza Matteotti, fulcro del paese, gli interventi portano la firma di Daniel Muñoz e Gio Pistone, il primo con immagini in bianco e nero di memoria “giornalistica” e la seconda con colori netti e forti.
Moneyless, riconosciuto come uno dei pionieri e maestri del muralismo astrattista in Italia, trasforma piazza Marconi con una composizione visiva dai tratti musicali: il sovrapporsi delle forme riverbera il succedersi del ritmo, mentre la diversa intensità delle cromie lascia presentire la scala delle note e il timbro dei differenti strumenti musicali.
Coinvolti con un ruolo attivo nel processo di rigenerazione urbana anche i bambini della Scuola Primaria, grazie alla collaborazione con Giacomo Martellacci, artista originario di Riparbella che da anni vive in Belgio dove si è affermato nell’ambito dell’illustrazione, dell’animazione e delle scenografie dei film. La rinascita del muro di cinta della scuola, in via Antonio Gramsci, è diventata così anche un progetto didattico.
La Collina delle Fiabe non si ferma al centro storico, ma si allarga alle cantine del territorio: sono cinque le realtà che hanno aderito al progetto ospitando un’opera di arte contemporanea. Quercialuce con l’allestimento di sculture in ceramica e neon a cura di Simone Guideri; Caiarossa con l’installazione di Muz (una pittura murales in rilievo) e quella di Enrico Bani su carta; La Cava con bandiera e sculture in ceramica e bronzo realizzati da Gio Pistone; Prima Pietra con la pittura su casse di legno di Zed1.
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