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La Giordania ha un nuovo sito Unesco: è il tesoro nabateo Umm al-Jimal

La Giordania ha un nuovo sito Unesco: si tratta del sito archeologico di Umm al-Jimal, inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale durante la 46a sessione del World Heritage Committee che ha decretato anche l’ingresso della nostra Via Appia.

Con questa aggiunta la Giordania porta a sette il numero dei siti Unesco, che oltre a Umm al-Jimal comprendono Petra, Quseir Amra, Umm Al-Rasas, il deserto del Wadi Rum, il sito del battesimo Betania oltre il Giordano (Al-Maghtas) e la città di Salt.

Situato nel nord-est della Giordania, Umm al-Jimal è un sito archeologico di grande importanza, le cui origini risalgono all’epoca nabatea del I secolo d.C. Conosciuta in arabo come la “Madre dei Cammelli“, la città fu al centro di un crocevia di intensi scambi commerciali. Le rovine, che riflettono l’architettura e la cultura delle varie popolazioni che vi si sono susseguite, tra cui Romani, Bizantini e Arabi durante i periodi Omayyade e Abbaside, rappresentano un tesoro nascosto per gli appassionati di storia e archeologia.

Il sito

Come racconta l’Unesco, il sito è un insediamento rurale nel nord della Giordania che si è sviluppato organicamente sul sito di un precedente insediamento romano intorno al V secolo d.C. e ha funzionato fino alla fine dell’VIII secolo d.C. Preserva strutture basaltiche dei periodi bizantino e islamico primitivo che rappresentano lo stile architettonico locale della regione di Hauran, con alcuni edifici militari romani riutilizzati dai successivi abitanti. L’insediamento faceva parte di un più ampio paesaggio agricolo che includeva un complesso sistema di raccolta delle acque, che sosteneva l’agricoltura e l’allevamento di animali. Le strutture più antiche scoperte a Umm Al-Jimāl risalgono al I secolo d.C., quando l’area faceva parte del Regno Nabateo. Un ricco corpus epigrafico in greco, nabateo, safaitico, latino e arabo, scoperto sul sito e che copre molti secoli, fornisce approfondimenti sulla sua storia e illumina i cambiamenti nelle credenze religiose dei suoi abitanti.

Il ministro del Turismo e delle Antichità, Makram Al-Qaisi, ha espresso grande soddisfazione per questo importante traguardo, sottolineando come l’inclusione di Umm al-Jimal nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco non solo riconosca il valore storico del sito, ma rappresenti anche un impulso per ulteriori sviluppi. Al-Qaisi ha annunciato l’avvio di un piano di investimenti per migliorare le infrastrutture e i servizi del sito, tra cui la realizzazione del centro visitatori, la costruzione di un nuovo ingresso, la definizione di percorsi turistici interni e la formazione di guide specializzate. Per promuovere Umm al-Jimal a livello globale, il Jordan Tourism Board intensificherà le attività di marketing e promozione, tra cui la produzione di brevi video e un documentario dedicato alla storia del sito.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa.
Redazione

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