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#InCammino da Rieti al Gran Sasso: tre itinerari tra borghi e scrigni naturali

Un soft trekking primaverile che si snoda tra Rieti e il Gran Sasso è la proposta di oggi nella nostra rubrica #InCammino, in collaborazione con le guide Aigae.

Si cammina nella Riserva Naturale del Monte Navegna e Monte Cervia nella natura incontaminata, attraverso borghi senza tempo, con la guida Aigae Emanuela Trovarelli. Lo scenario proposto dalla guida si snoda tra Rieti e il Gran Sasso.

La guida Aigae Emanuela Trovarelli

Protagonista assoluta è la Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia istituita nel 1988, classificata come riserva naturale parziale che ha lo scopo si valorizzare e conservare gli aspetti vegetazionali, floristici, faunistici, geologici, geomorfologici, speleologici e tanti altri. Situata nella provincia di Rieti, si estende per circa 3600 ettari all’interno dei bacini idrografici del fiume Salto e Turano, interessando il terreno di ben 9 comuni: Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Marcetelli, Nespolo, Paganico Sabino, Rocca Sinibalda e Varco Sabino. La Riserva si caratterizza per la presenza di paesaggi eterogenei, frutto delle peculiarità climatiche, geomorfologiche e vegetazionali ma anche dalla presenza dell’uomo. La caratteristica principale della Riserva è che il 70% della sua superficie è ricoperto da formazioni forestali.

Il primo itinerario  è lungo 6 km e segue il sentiero che parte da Fonte Raina a 1.100 metri nei pressi del borgo medievale di Vallecupola, sulla cima del Monte Navegna per un panorama davvero suggestivo grazie ad una posizione privilegiata. Durante il percorso si attraverseranno delle fresche faggete, e bellissime praterie con i cavalli al pascolo, alternando zone ombrose a zona aperte.

Il secondo itinerario, lungo circa 8 km,  prevede la partenza dal borgo medievale di Collalto Sabino lungo un sentiero di antico pellegrinaggio che porta al Monte San Giovanni, dove sorge l’omonima chiesa. Si attraversano boschi di castagni e faggi, luoghi dove la presenza umana ha da sempre convissuto con la natura. Dalla vetta del monte si gode una splendida vista sulla piana del Cavaliere, sulla Valle del Turano e sulle montagne circostanti. Il luogo ha un forte richiamo spirituale, infatti la chiesa di San Giovanni in Fistola sorge sui resti di un monastero benedettino medievale.

La terza e ultima proposta è un percorso di 11 km,  lungo un suggestivo e panoramico anello che, partendo dal paesino di Collegiove Sabino (1020mt.), attraverserà interamente la cresta del monte Cervia. Il percorso, come spiega la guida Aigae,  si snoderà su una comoda strada sterrata seguendo il sentiero 344, offrendo durante il cammino una bellissima vista sulle vette imbiancate del Monte Velino e, più in lontananza, del Corno Grande. Lungo tutta la cresta ci saranno moderati saliscendi  fino ad arrivare alla prima vetta del Monte Cervia con la croce in ferro e, dopo circa una quindicina di minuti di cammino, la seconda vetta con la tradizionale croce in legno (1438 m). Durante il tragitto si potranno ammirare gli scenari del Gruppo del Velino e del Gran Sasso, mentre sul lato sinistro si potranno scrutare i Monti Lucretili col Monte Faito.

Per saperne di più si può contattare direttamente la guida Emanuela Trovarelli alla email email: etmanu@hotmail.it  Contatti social:

Instagram: instagram.com/walking_life_in_colour?igshid=NzZlODBkYWE4Ng==

Pagina Facebook: facebook.com/emanuela.trovarelli.

Le foto pubblicate sono di Emanuela Trovarelli.
Andrea Lovelock

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